Cassapanca, mobile evergreen e versatile

Cassapanca in legno

Rettangolare, con le quattro pareti chiuse e la parte superiore costituita da una sorta di coperchio, la cassapanca è un mobile dalle origini remote. In principio si chiamava “cassa” oppure “cassone”, dal Quattrocento ha assunto il nome che tuttora porta. Un nome che illustra subito la sua doppia funzione: è un contenitore per i più svariati oggetti e al contempo funge da seduta riuscendo ad accogliere anche più persone. I nostri antenati la utilizzavano principalmente per il corredo della sposa: così voleva la tradizione. Tuttavia era anche un buon posto per riporre (in alcuni casi nascondere) beni preziosi. E poi forse non tutti lo sanno, ma la cassapanca ha un interessante significato simbolico. La sua forma riassume infatti l’intero ciclo dell’esistenza umana, in quanto ricorda una culla ma anche una bara. L’inizio e la fine. Nel Medioevo era presente in molte abitazioni, pure le più umili. Col passare dei decenni e dei secoli è stata sostituita da altri mobili come armadi e credenze, però in fondo non ha mai perso il suo fascino. E adesso è tornata a sedurre, svelando le sue potenzialità dal punto di vista estetico e in termini di funzionalità. La cassapanca è utile e all’ambiente dona calore, eleganza, senso di familiarità e solidità. I modelli più diffusi sono in legno massello ma ne esistono molti realizzati con materiali diversi. Si tratta senza dubbio di un elemento d’arredo molto versatile, che trova collocazione praticamente ovunque: in camera da letto, posizionata ai piedi del letto come si faceva una volta; nel soggiorno, messa sotto una finestra e resa più comoda dall’aggiunta di qualche cuscino. O ancora nello studio, custode di libri e documenti. In foto una cassapanca stile classico realizzata da Callesella e appartenente alla collezione Everdy Day.

Cassapanca antica

La cassapanca antica è la scelta di chi punta più in alto e desidera avere in casa propria un mobile che sia davvero prezioso. Il prezzo lievita, ovvio, ma va di pari passo con la qualità e il prestigio. E poi si tratta di un vero e proprio investimento; come tutti i pezzi di antiquariato, del resto. Con le sue lavorazioni accurate, le sue fattezze retrò, gli intagli e gli intarsi, la cassapanca antica è spesso realizzata con legni preziosi. E sa cambiare il volto di un ambiente. Ecco perché deve essere collocata nel posto giusto, in modo da risultare il più possibile valorizzata; il consiglio è quello di non mettere altri mobili accanto, lasciare lo spazio necessario affinché la cassapanca risulti ben visibile. Un’altra dritta? Usarla come tavolo, magari dinanzi a un divano classico, vintage o in stile shabby: il piano di appoggio può così ospitare libri, tazze per l’ora del the o del caffè, vassoi, vasi e soprammobili di sorta; l’interno diventa ottimo luogo per riporre giornali, documenti, telecomandi, set per cucire, copertine da tirar fuori e mettere sulle gambe mentre si guarda la tv. La cassapanca antica si trova nei negozi specializzati, nelle aste e anche in Rete. Numerosi siti propongono annunci di privati proprio relativi alla vendita di cassapanche antiche e c’è la concreta possibilità di fare un ottimo affare. Ma non manca il rischio di prendere qualche inganno o ritrovarsi vittime di qualche truffa. Prima di procedere con l’acquisto, perciò, fate tutte le verifiche del caso. Chiedete certificati e prove certe relative al valore del mobile in questione.

Cassapanca giardino

La cassapanca varca la soglia di casa e si impone anche negli spazi esterni. Da qualche tempo, infatti, figura fra le tendenze relative all’outdoor. Viene utilizzata per il contenimento di oggetti che, se restassero invece sempre all’aperto, rischierebbero di rovinarsi: i cuscini, per esempio. Ma c’è chi nella cassapanca da giardino mette gli asciugamani, i giochi dei bambini, qualche rivista, le creme solari e via dicendo. Le cassapanche per ambienti open air possono essere in legno come quelle tradizionali, tuttavia occorre accertarsi che risultino trattate in modo da resistere bene all’azione degli agenti atmosferici. In foto una proposta interessante: la cassapanca Siena realizzata e messa in vendita da Manutti. E’ in teak, elaborata con listelli sottili e disposti in una struttura “incannucciata”. Altri materiali molto utilizzati per le cassapanche outdoor sono il rattan naturale, il polietilene, il vimini. Oltre a rivelarsi parecchio utile, come nel caso dell’indoor anche nell’outdoor la cassapanca diventa un ottimo elemento d’arredo che contribuisce a definire lo stile di tutto il contesto.

Cassapanche moderne

La cassapanca è un mobile tradizionale, certo. Molto spesso conserva uno stile classico e diventa la scelta di chi ama lo shabby chic, il country, il rustico. Ma non si tratta di una “legge” assoluta, anzi. Perché la cassapanca è anche una valida musa per quanto concerne l’arredamento moderno. Diventa addirittura minimalista, con forme essenziali e squadrate, insostituibile alleata nell’ottimizzazione degli spazi. La superficie è liscia, non ci sono decorazioni e ogni dettaglio è all’insegna della pulizia formale. Oppure, al contrario, scende in campo il design. E allora la cassapanca si tramuta in una presenza originale, un modo per osare un po’ e connotare fortemente una stanza. Nella maggior parte dei casi si tratta del soggiorno o, comunque, della zona living. Le cassapanche design catturano sguardi e suscitano ammirazione, senza però mai dimenticare la loro effettiva funzione. In foto Alchera di Zanotta: struttura in legno di olmo, pannelli in acero con intarsi policromi, interno con cassetto a ribalta.

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