Detrazione del 55

Lo sconto fiscale sotto forma di detrazione del 55%, recuperabili in 10 anni, è riferito agli interventi che assicurano un risparmio energetico per la casa. Ne possono beneficiare tutti i contribuenti che possiedono a qualsiasi titolo l'immobile oggetto di riqualificazione energetica. Quindi, le persone fisiche o un loro convivente, che siano i proprietari occupanti la casa o siano affittuari, possono avere diritto alla detrazione del 55%. Gli interventi ammessi sono quelli che comportano la riqualificazione di edifici esistenti che realizzino l'efficienza energetica prevista dalla normativa, con un tetto di 100.000,00 euro. L'installazione di pannelli solari per l'acqua calda, pavimenti, finestre e relativi infissi, con un tetto di 60.000,00 euro. La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e degli scaldaacqua con quelli a pompa di calore, con un tetto di 30.000,00 euro. Per ottenere l'agevolazione è necessario inviare all'Enea l'attestato di prestazione energetica rilasciato dal certificatore, a meno che si tratti di caldaie a condensazione, infissi e pannelli solari. In questo caso è sufficiente compilare un modulo sul sito dell'Ente.

Detrazione del 50 per cento

Gli interventi per i quali è possibile beneficiare della detrazione del 50 per cento sono quelli di straordinaria e ordinaria manutenzione, di restauro e risanamento, opere volte alla eliminazione delle barriere architettoniche. Rientra in questo bonus la realizzazione di autorimessa o posto auto pertinenziale. Pari percentuale di detrazione è prevista per l'acquisto di mobili, arredi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni). Si beneficia del 50 per cento di quanto speso per la ristrutturazione edilizia fino ad un massimo di 96,000,00 euro, mentre per la detrazione per i mobili e i grandi elettrodomestici il limite è di 10.000,00 euro. Quest'ultima agevolazione è consentita solo per chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione edilizia che rientrano nella detrazione del 50 per cento. Possono beneficiare dell'agevolazione il proprietario dell'immobile, il locatario o il comodatario o ad un loro convivente. Il diritto in pratica spetta a chi sostiene le spese ed è intestatario delle fatture pagate con bonifico. La detrazione del 50 per cento si concretizza in una riduzione dell'Irpef, ripartita in 10 quote annuali.

Come usufruire della detrazione del 50

L'unico adempimento inderogabile per usufruire della detrazione del 50% è il pagamento del dovuto con un bonifico bancario o postale. Dal bonifico deve risultare nella causale del versamento la natura dell'operazione (per esempio Opere di cui all'art. 16-bis del Tuir), il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento, il codice fiscale o la partita Iva del beneficiario del pagamento. In deroga a tale regola è consentito il pagamento con bollettini postali o modelli F24 per quelle spese per le quali non è previsto il pagamento con bonifico. Si tratta delle imposte di bollo, gli oneri di urbanizzazione, i diritti per le concessioni e le autorizzazioni o le denunce di inizio lavori. Occorre essere in regola anche con i pagamenti ICI ed IMU. In caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, è obbligatorio essere in possesso della copia delle autorizzazioni necessarie per l'intervento di ristrutturazione, copia delle fatture e del bonifico, delle ricevute dei pagamenti ICI e IMU, delle spese senza obbligo di bonifico. Per le opere delle parti comuni è sufficiente la copia della deliberazione condominiale.

La detrazione del 50

Nel caso in cui avvenga la cessione dell'immobile oggetto di detrazione, prima del termine dei dieci anni per i quali si ha diritto all'agevolazione, colui che cede può decidere se proseguire a usufruire della detrazione del 50 per cento o se passare tale diritto a chi è entrato in possesso dell'immobile. In assenza di indicazioni detrazione si trasferisce al nuovo soggetto Se il soggetto beneficiario dovesse essere l'inquilino, manterrebbe il diritto al residuo della detrazione, anche nel caso in cui il contratto di locazione cessasse. Il limite di 96.000,00 euro fa riferimento all'unità abitativa. Da questo ne consegue che in caso di più proprietari, ognuno detrae una cifra proporzionale alla propria quota di possesso. Se si fosse proprietari al 50%, si avrebbe diritto ad una detrazione massima di 48.000,00 euro. Nel calcolo del tetto per la detrazione del 50%, occorre fare rientrare anche le pertinenze dell'immobile in ristrutturazione. Sono escluse dall'agevolazione le opere di ampliamento edilizio. Infine, la detrazione del 50% per la casa va inserita nella dichiarazione dei redditi riferita al primo anno di sostenimento delle spese.

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