Detrazione acquisto mobili

Detrazione acquisto mobili

Il bonus mobili ed elettrodomestici è un intervento fiscale che riguarda una particolare detrazione dall'Irpef. In alcuni casi particolari, durante una ristrutturazione edilizia, prevede la possibilità di ridurre la spesa complessiva sostenuta nell'acquisto di elettrodomestici o mobili. Diverse sono, tuttavia, le variabili in gioco: quale tipo di ristrutturazione? Quali documenti è necessario produrre? Quali, insomma, sono le normative per approfittare della detrazione acquisto mobili? Sono regole che riguardano, infatti, non solo lo stato o la quantità dei lavori, ma anche le caratteristiche dell'arredamento acquistato. Quali sono le scadenze e di quale è la copertura di cui si può approfittare? E' necessario fare un po' di chiarezza. Lo sgravio fiscale permette, infatti, di detrarre dall'Irpef fino al cinquanta percento della spesa sostenuta nell'acquisto di mobili ma, questi dovranno essere destinati e restare nell'immobile per il quale sono state sostenute le spese di ristrutturazione con un valore non inferiore al valore dei beni acquistati.

Cosa è possibile detrarre?

Le spese sostenute per arredare una casa in ristrutturazione sono state comprese tra le possibili detrazioni IRPEF nella misura massima del 50%. Si tratta di un interessante incentivo fiscale in aggiunta ai novantaseimila euro riservati alle ristrutturazioni: per tutte le abitazioni e i lavori messi in opera fino alla fine del 2016 si potranno aggiungere fino a diecimila euro di acquisto di beni accessori (elettrodomestici o mobili). Attenzione, per la detrazione acquisto mobili c'è una condizione essenziale: gli incentivi fiscali scattano solo in presenza di lavori di ristrutturazione riguardanti l'immobile da arredare. Cosa sarà possibile detrarre è presto detto: qualunque spesa compiuta in un negozio di arredamento (o rivendita o costruzione su misura) del territorio nazionale.

Scadenze e documenti Detrazione acquisto mobili

Le scadenze, ma soprattutto i documenti necessari ad attestare le spese, naturalmente, meritano la massima attenzione ed una accurata spiegazione. Tutti i pagamenti sostenuti dovranno essere compiuti con bonifici, con modalità che permetta un sicuro tracciamento della transazione. A questo proposito, sarà bene ricordare che nelle transazioni sono sempre da indicare nelle causali le specifiche relative ai lavori di ammodernamento con sgravi fiscali, il codice fiscale del richiedente agevolazione, i dati anagrafici (partita Iva o codice fiscale) del destinatario del pagamento. Tutto questo, però, non è sufficiente: bisogna documentare, attestare la data precisa dell'avvio dei lavori per poter far rientrare le spese nel corretto anno fiscale. Questo sarà da compiere producendo una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. Si tratta di un documento in cui dichiarare lo stato degli interventi necessari, le richieste di abilitazione, e i lavori svolti che potranno usufruire di agevolazioni.

Detrazioni mobili ed elettrodomestici

La caratteristica più interessante delle detrazioni IRPEF qui analizzate è la possibilità di detrarre le spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Come detto il tetto massimo di spesa prevista è di diecimila euro e dovrà essere una cifra comunque inferiore a quella complessivamente spesa per gli interventi di ammodernamento, ma non è l'unica clausola. Grande attenzione andrà prestata durante la scelta e l'acquisto degli elettrodomestici: la classe energetica dovrà rispettare i parametri di efficienza ed eco-compatibilità ai massimi standard possibili. In compenso, sono compresi quasi tutti gli accessori essenziali alla vita delle case moderne: frigorifero e congelatori, lavatrici e lavastoviglie, forni, ventilatori, stufe e condizionatori. Come già specificato per l'avvio dei lavori, anche nel caso dell'acquisto di mobili o elettrodomestici, ogni ricevuta o fattura dovrà recare impresso tutti i dati del acquirente e del venditore nonché, tipologia e quantità degli oggetti acquistati.

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