Dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi scadenza

La presentazione della dichiarazione dei redditi comporta una scadenza precisa in base a quanto previsto per legge e alle circolari emesse dall'Agenzia delle Entrate. Esistono diversi modelli che si possono usare per mettere a conoscenza il Fisco dell'ammontare dei redditi percepiti durante l'anno precedente, quindi la data termine non rimane sempre la stessa. Ad esempio per l'anno 2017 la scadenza per tutti i tipi di dichiarazione è il 31 ottobre, tuttavia questo è stato reso possibile grazie a una proroga. Infatti il Dpcm emesso il 26 luglio 2017 ha differito di quasi tre mesi il termine ultimo. In origine la scadenza per il modello 730 era il 7 luglio per l'opzione ordinaria e il 24 luglio per la soluzione precompilata nel caso di invio autonomo da parte del contribuente. Invece il Modello Redditi PF 2017 deve essere inviato solo per via telematica e il termine originario era il 30 settembre 2017. All'interno del documento fiscale vanno indicati i redditi da lavoro, provenienti da terreni e fabbricati, di pensione, da lavoro autonomo e d'impresa e di capitale. Inoltre vanno riportati altri redditi di diversa provenienza che non sono classificati in modo preciso.

Omessa dichiarazione dei redditi

Sono obbligati per legge a presentare la dichiarazione dei redditi tutti i soggetti che hanno percepito durante l’anno precedente redditi imponibili che sono previsti dalla normativa. La presentazione avviene tramite il modello 730 oppure quello redditi. Esistono casi che prevedono l'esonero alla dichiarazione, quindi occorre verificare con cura l'importo dei redditi percepiti nel precedente anno di imposta. Risulta essere molto importante accertarsi di quali siano le scadenze per la presentazione a seconda del modello utilizzato. Infatti bisogna ricordare che l'omessa dichiarazione comporta sanzioni per il contribuente. Per legge si considera la dichiarazione omessa quando sono trascorsi 90 giorni dal termine di scadenza. A questo punto il contribuente ha 90 giorni di tempo per ravvedersi perché le sanzioni scattano solo se il soggetto non presenta l'apposito modello fino al gennaio del secondo anno successivo. La sanzione amministrativa consiste in un importo variabile dal 120 al 240% calcolato sulle imposte dovute. Se invece il contribuente non presenta l'atto richiesto ma non deve imposte al Fisco le sanzioni applicate vanno da 250 euro a 1.000 euro.

Dichiarazione dei redditi online

La dichiarazione dei redditi online più diffusa consiste nel modello 730 precompilato: infatti l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti il documento fiscale con numerose informazioni già inserite in base a quanto registrato nei propri archivi. Per questo motivo sono già indicati le spese funebri, sanitarie, farmaceutiche, scolastiche e universitarie. Inoltre sono indicati i premi assicurativi versati e le eventuali detrazioni dovute per aver messo in opera interventi di riqualificazione energetica oppure ristrutturazione edilizia della propria casa. In questo modo si può accedere ai vari bonus previsti per legge, ottenendo diversi contributi previdenziali. I contribuenti possono accettare online il modello precompilato senza modificarlo oppure possono optare per il 730 ordinario. Nel primo caso i soggetti non sono sottoposti in futuro a controlli documentali e quindi non devono più conservare le ricevute per attestare l'esistenza di oneri deducibili e detraibili. Un altro tipo di dichiarazione online consiste nel modello Redditi precompilato pensato per persone fisiche oppure per società di persone.

Dichiarazione dei redditi precompilata

La dichiarazione dei redditi precompilata consente di avere a disposizione vari vantaggi e risulta essere un tipo di presentazione accessibile a 30 milioni di contribuenti. Rispetto agli anni precedenti è stato inserito un numero maggiore di oneri, così da rendere il modello più completo ed evitare al soggetto di dover fare modifiche e usare il 730 ordinario. Ad esempio sono state ampliate le spese sanitarie detraibili, come gli acquisti in farmacie e parafarmacie per farmaci veterinari oppure per le persone. Inoltre sono indicati anche gli importi versati per le prestazioni di infermieri, psicologici, ottici, ostetriche, radiologi e strutture che erogano servizi sanitari. Al tempo stesso le nuove modalità consentono di avere già presenti le spese per la riqualificazione energetica e recupero edilizio effettuate sulle parti comuni dei condomini. Così è la stessa Agenzia delle Entrate a calcolare l'eventuale rimborso oppure l'entità delle tasse sul reddito. Il contribuente, dopo aver verificato che i dati siano corretti, può accettare il 730 precompilato in modo autonomo oppure tramite un professionista abilitato o un Caf, dove sono effettuati i dovuti controlli.

Ravvedimento dichiarazione dei redditi

Il ravvedimento per la dichiarazione dei redditi omessa consente al soggetto di sanare in modo autonomo l'illecito. Si tratta di una forma che può essere messa in atto solo entro 90 giorni dalla scadenza dei termini per presentare la dichiarazione fiscale a norma di legge. Al tempo stesso il ravvedimento operoso prevede una sanzione ridotta di 25 euro, pari a 1/10 della multa minima. Ciò è possibile solo presentando la dichiarazione omessa e riguarda sia le imposte non dovute che da pagare. Una volta passati i 90 giorni dalla scadenza scatta la sanzione pecuniaria: l'importo minimo è di 258 euro e la somma totale viene calcolata applicando una percentuale variabile dal 120% al 240% alle imposte dovute nel caso in cui l'illecito venga commesso da soggetti obbligati a tenere scritture contabili. Se il contribuente non deve imposte al Fisco, la multa parte da 258 euro per arrivare fino a 1.032 euro. Bisogna tenere a mente che il soggetto fruisce di sanzioni ridotte dal 60 al 120% se presenta la dichiarazione omessa nei termini previsti per il documento fiscale l'anno successivo. Si applica una sanzione accessoria se nella dichiarazione tardiva ci sono errori oppure mancano imposte.

Consigli dichiarazione dei redditi

Sia sul sito web dell’Agenzia delle Entrate che su vari portali sono presenti numerosi consigli sulla dichiarazione dei redditi, così da dare un valido aiuto ai contribuenti nella compilazione, presentazione e rispetto delle modalità previste per legge. Al tempo stesso sono fornite informazioni importanti su alcuni aspetti riguardanti le sanzioni, il ravvedimento operoso e la decadenza degli illeciti. In base al DPR 600/73 si prescrive l'omessa dichiarazione dal quinto anno successivo a quello nel quale è stata commessa la violazione. Di conseguenza non si può più sanzionarla. Per quanto riguarda le imposte sui redditi, l’illecito viene prescritto se non si notifica l’avviso entro il 31 dicembre del quarto anno successivo. I termini sono raddoppiati se nell’anno nel quale viene commesso l’illecito erano presenti elementi rilevanti dal punto di vista penale. Tuttavia ciò è possibile solo se viene comunicata all’Agenzia delle Entrate la violazione penale entro il 31 dicembre del quinto anno successivo per l’omessa presentazione oppure del quarto anno successivo per dichiarazioni parziali o false. Quindi sono accertabili gli illeciti tributari commessi nel periodo 2008- 2009.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche