Imposte acquisto prima casa

Imposte acquisto prima casa quando il venditore è un privato

Nel mare infinito delle tasse che ogni cittadino si trova a pagare, nell'acquisto della prima casa si può essere parzialmente sollevati in quanto le imposte dovute sono inferiori rispetto a quelle da affrontare nel caso ci sia un acquisto diverso dalla prima abitazione. Le regole in vigore dal 1° Gennaio 2014 hanno dato una sforbiciata alle tasse sull'acquisto, prevedono che l'acquirente, quando il venditore è un privato, sia esente IVA, abbia un'imposta di registro del 2% sul valore catastale dell'immobile in oggetto e non sul prezzo pagato per esso, un costo forfettario sull'imposta ipotecaria pari a 50 euro e stesso prezzo sarà per l'imposta catastale. Il totale quindi delle imposte sarà di euro 100 più il 2% del valore catastale della casa. Quando l'immobile è registrato al catasto come immobile di lusso l'imposta di registro dovuta è più alta ed è pari al 9%.

Imposte acquisto prima casa quando il venditore è un'impresa costruttrice

L'acquisto da un'impresa di costruzioni o di ristrutturazioni entro i cinque anni dal termine dei lavori, prevede delle imposte più alte rispetto se si acquista da privato. L'Iva dovuta all'erario è pari al 4% sul valore catastale dell'immobile, l'imposta di registro è anche in questo caso fissa ed è di euro 200 a cui va aggiunta un'imposta ipotecaria, sempre di 200 euro ed un'imposta catastale, anch'essa pari a 200 euro. Nel caso si acquisti da un'impresa non costruttrice o di ristrutturazione oppure che abbia terminato i lavori prima di 5 anni dall'atto di acquisto si ha un'agevolazione sull'Iva che in questo caso non è dovuta, l'imposta di registro è pari al 2% sul valore catastale, l'imposta ipotecaria è fissa ed è di 50 euro così come l'imposta catastale. Quindi le tasse sono pari a quelle di un acquisto da un privato.

Acquisto immobile con destinazione diversa a prima casa

Quando si decide di acquistare un immobile per uso abitativo ma si ha già una prima casa le imposte previste sono più onerose. Vediamo di seguito i casi specifici. Quando il venditore è un privato oppure un'impresa non costrutrice o di ristrutturazione oppure che abbia terminato i lavori prima di 5 anni dall'atto di acquisto si ha diritto all'esenzione dell'Iva, si dovrà pagare un'imposta di registro pari al 9% sul valore catastale, un'imposta ipotecaria fissa di 50 euro ed un'imposta catastale anch'essa fissa di 50 euro. Nel caso chi vende casa è un'impresa costruttrice oppure di ristrutturazione che vende l'immobile prima di 5 anni dall'ultimazione dei lavori, l'iva dovuta è del 10% (22% nel caso si tratti di immobili di lusso), l'imposta di registro fissa è di euro 200, stessa cifra per l'imposta ipotecaria e imposta catastale.

Versamento delle imposte su acquisto prima casa

Le imposte descritte nei paragrafi precedenti sono da parte del notaio al momento della registrazione dell'atto di compravendita, grazie alla finanziaria 2007 le imposte prendono in considerazione l'imponibile del valore catastale dell'immobile e non del prezzo pagato per lo stesso, se l'acquirente è un privato. Quando l'acquisto prevede l'esborso dell'iva si prende in considerazione il prezzo di compravendita stabilito. Affidarsi ad un notaio è obbligatorio, ma ciò ci esenterà da molteplici calcoli e letture di leggi evitandoci grandi grattacapi. Il notaio è una figura importante in questo frangente ed è bene porgli qualsiasi domanda volta a sciogliere qualsiasi dubbio visto che sarà ben remunerato per il suo lavoro. Abbiamo visto che l'acquisto della prima casa ci coinvolgerà in toto facendoci districare tra tante leggi, tuttavia la soddisfazione di avere una casa propria ci farà scordare dei sacrifici ed affrontare la vita con una marcia e sicurezza in più. fonte foto blog.leonardoimmobiliare.info

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