Riforma condominio

Riforma del condominio

Il 18 giugno del 2013 è entrata in vigore una nuova legge, in particolare i 32 articoli che fanno parte della legge dell’11 dicembre del 2012, la n. 220, che si intitolava "Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici". Tra i provvedimenti ricordiamo il "supercondominio", il cosiddetto Consiglio di condominio, lo stesso valore dell’ascensore e delle scale ai fini di una giusta ripartizione delle relative spese sia di manutenzione che di sostituzione. Inoltre la riforma condominio prevede il riconoscimento, in certe condizioni, del diritto a distaccarsi dall’impianto di riscaldamento oppure di condizionamento d’aria centralizzato da parte del condomino, come anche l’elaborazione di una casistica vera e propria che può essere sintomatica di una "grave irregolarità" durante la gestione condominiale e la preclusione di vietare possesso o detenzione di animali domestici. Tra le novità ritroviamo anche l’obbligo dell’esistenza di un conto corrente del condominio, una particolare attenzione alla sicurezza degli edifici e degli impianti e infine la regolamentazione di un eventuale conflitto d’interessi relativo all’amministratore.

Riforma condominiale

La riforma condominio riguarda alcuni punti cruciali che regolamentano gli edifici condominiali. Tutto quello che riguarda l'amministratore ossia le sue attribuzioni, il compenso, i dati, le affissioni, la nomina, la revoca e le dimissioni. In questa sezione risultano molto importanti i requisiti che deve avere un aspirante amministratore di condominio e le eventuali irregolarità, più o meno gravi, che può commettere. La riforma prevede che le norme del regolamento di condominio non possono assolutamente vietare di possedere o di detenere gli animali domestici. È prevista anche un’autonomia per l’installazione di un impianto per la ricezione televisiva e per accesso ad altri flussi informativi, da satellite o via cavo. Inoltre l’ascensore viene assimilato alle scale per le spese di manutenzione. Un punto importante è il risparmio energetico: è consentita l'installazione degli impianti di produzione di energia di fonti rinnovabili sui lastrici solari o ogni superficie comune idonea. Infine la definizione di un supercondominio: le normative del condominio vengono estese al supercondominio, ossia a una situazione di più unità immobiliari che hanno parti di uso comune, come opere, aree o manufatti di qualunque genere.

Riforma condominio: riscaldamento

La nuova riforma condominio introduce delle novità per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento (quarto comma dell’articolo 1118). Il condomino può anche rinunciare all'utilizzo di un impianto centralizzato per il riscaldamento o il condizionamento, se però dal distacco non possano derivare squilibri del funzionamento oppure degli aggravi sulla spesa degli altri condomini. Il rinunciante deve contribuire alle sole spese per la manutenzione straordinaria e a quelle sia per la conservazione che per la messa a norma dell’impianto di riscaldamento. Inoltre ci sono innovazioni per ciò che riguarda la termoregolazione e la contabilizzazione del calore negli appartamenti. È quindi previsto una conseguente diversa ripartizione delle spese di riscaldamento che avviene in base all’effettivo consumo registrato. Queste spese possono essere deliberate, secondo il quinto comma dell’articolo 26 mediante un voto, che sia favorevole, della maggioranza di coloro che intervengono all’assemblea, che rappresentino almeno il 500/1.000.

La nuova legge

Dopo circa 70 anni nel 2013 è stata finalmente fatta la riforma condominio. Nella nuova legge vengono dati maggiori poteri all'assemblea, più obblighi all'amministratore e una maggiore autonomia per alcune scelte di tipo individuale dei condomini. Ci sono nuove regole sia per gli amministratori, che per le assemblee, per la gestione economica e in generale per tutto ciò che ogni condomino non può oppure può fare. Un provvedimento "storico" perché questi venti articoli erano rimasti invariati dal 1942. La nuova legge contiene vari elementi che sono finalizzati a migliorare quello che è il clima nel condominio attraverso una definizione più dettagliata e trasparente degli aspetti della comunità condominiale, e dei ruoli di chi vi convive o la gestisce. Queste normative sono intervenute a cambiare una realtà che, indirettamente o direttamente, interessa milioni di persone. Il provvedimento tratta istituti giuridici e princìpi che da diverso tempo erano stati individuati con la pratica e ora sono sanciti anche dalla giurisprudenza.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche