Umidità di risalita: informazioni generali

L’umidità di risalita è un fenomeno che consistente nella formazione di macchie di umidità sia in abitazioni di vecchia costruzione e sia in quelle di nuova realizzazione. Solitamente si viene a creare quanto il sistema d’isolamento manca, è stato danneggiato o è stato realizzato nella maniera sbagliata. In linea di massima, i prodotti impiegati nella costruzione edile, se man manipolati o posati, essendo in parte porosi rendono facile l’assorbimento di eventuale umidità e la sua risalita verso il muro, sul soffitto, sulla pavimentazione etc. Nel momento in cui si nota la manifestazione di questo evento, è conveniente contattare del personale specializzato, il quale, in seguito a un’accurata analisi, procederà nella messa in atto di azioni tali da eliminare ogni singola traccia di umidità.

Umidità di risalita: danni

I danni provocati dall’umidità di risalita possono essere anche molto catastrofici. Si parla di danno estetico come la muffa, la pittura che si sbriciola, gli aloni provocati dall’umidità, l’intonaco può cadere e si possono persino rovinare i mobili. Si parla di danni statici nel momento in cui i sali presenti nei materiali edili impiegati si sciolgono in acqua e risalgono lungo la parete. Nel momento in cui l’acqua evapora, i cristalli rimangono, aumentano di volume e possono arrivare anche a far staccare l’intonaco dal muro. I danni economici sono un altro fattore molto importante in quanto, i muri umidi richiedono più energia elettrica per riscaldare l’ambiente domestico. Infine, ma non meno importante, è il danno alla salute che può essere arrecato a coloro che vivono in ambienti soggetti ad umidità di risalita. Quest’ultima provoca reumatismi, mal di gola, artriti, malessere, disagi fisici etc.

Umidità di risalita: come intervenire

Quando si verifica un’umidità di risalita è possibile scegliere tra tre principali soluzioni da mettere in atto per la sua eliminazione. Si tratta della barriera chimica, dell’inversione di polarità e del classico taglio delle murature. L’uso d’intonaci deumidificanti sono solo una soluzione provvisoria. L’inversione di polarità permette d’invertire quella che è la direzione della molecola d’acqua dall’interno del muro verso il basso in modo tale da agevolarne l’uscita. Il taglio della muratura, invece, consiste nella pratica di alcuni fori nella parte interessata in modo tale da agevolarne l’asciugatura. È sempre conveniente ricordare che, se non si agisce subito sull’eliminazione dell’umidità di risalita, si può andare incontro alla formazione di muffa. Il tasso di umidità di un’abitazione non deve mai superare il 60% circa.

Umidità di risalita: barriera chimica e meccanica

Secondo la situazione in cui si trova la struttura colpita da umidità di risalita, si può agire mettendo in atto o una barriera chimica o una meccanica. La prima tipologia ha come obiettivo principale quello di creare una sorta di barriera tale da evitare un’ulteriore risalita dell’umidità. La zona su cui lavorare viene forata e iniettata una resina con la capacità di rendere la zona impermeabile. La barriera meccanica consiste nella sostituzione vera e propria di quella zona del muro in cui si trova l’umidità, e sostituirla con del materiale plastico o metallico. In alternativa, è possibile in maniera provvisoria, utilizzando delle cartucce da mettere vicino alla zona umida, agevolando l’asciugatura della parte più esterna del muro ed evitare che l’umidità prosegua nella sua risalita.

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