Cambia aspetto alla tua camera da letto con la carta da parati

Che tipi di carta da parati preferire per la camera da letto

Tornata in auge ormai da qualche anno, la carta da parati rappresenta non solo un’interessante alternativa alle finiture a tinta, ma anche una perfetta soluzione per cambiare il look della camera da letto. Ma, considerando che si tratta della zona notte e che è fondamentale creare un’atmosfera che trasmetta un senso di relax, quali tipologie sono più indicate?

Quelle raffiguranti elementi naturali in primis: piante, alberi, tramonti, albe, mari, montagne. Si evitino però i disegni troppo decisi e le tinte troppo accese, proprio per il suddetto motivo. I trend del momento coincidono con grafiche sottili, anche tono su tono, chiaramente visibili ma al contempo quasi eteree. Le tonalità polverose vanno per la maggiore.

Azzeccate sono anche le carte da parati che rappresentano scorci urbani e quelle che permettono di ottenere effetti materici: il cemento e le pietre naturali, per esempio, risultano molto indicati per le stanze arredate in stile moderno e in particolar modo industriale.

Via libera ai disegni geometrici, che donano “movimento” e in certi casi fanno sembrare l’ambiente più ampio. Per chi ha un gusto più classico si consigliano invece le maxi riproduzioni di celebri opere pittoriche, i motivi barocchi e le stampe ispirate all’epoca vittoriana.

Applicarla su tutte le pareti della zona notte

Quella di applicare la carta da parati su tutte le pareti della camera da letto è indubbiamente una scelta di grande impatto. I vantaggi? Lo spazio risulta perfettamente omogeneo, le sporgenze passano inosservate così come i cambi di quota. Una carta chiara, inoltre, contribuisce a dilatare visivamente lo spazio, esattamente come accade con una vernice chiara. Bisogna, però, riflettere su alcune questioni.

Innanzi tutto, la ripetizione del pattern potrebbe, alla lunga, stancare. Trasmettere una sensazione di monotonia, che tra l’altro minaccerebbe la qualità del sonno. Meglio, quindi, evitare le carte da parati con disegni molto piccoli. Idem per le tonalità scure e le fantasie “piene”: la stanza non soltanto sembrerebbe piccola, ma anche cupa. E, peggio ancora, soffocante.

Si prediligano dunque le grafiche medio-grandi e le nuance tenui, luminose. Al fine di evitare che nella camera ci siano troppi colori, suggeriamo di creare abbinamenti e continuità fra la carta da parati, i mobili e i complementi di arredo. Guardate la foto: il beige caratterizza non solo i rami fioriti ma anche il plaid, il tappeto e la struttura della poltrona. Cromaticamente vicini sono il parquet, le applique e uno dei comodini. In generale, predominano i colori neutri. Il carta da zucchero dello sfondo, così, spezza e risulta perfetto.

La carta da parati su una sola parete

Applicare la carta da parati su una sola parete è la scelta più gettonata, più sobria ma al contempo di carattere. Perché, pur senza correre il rischio di “riempire” troppo la stanza e annoiare, permette di ottenere un effetto visivo che cattura l’attenzione, introdurre un elemento di grande originalità, personalizzare in modo deciso la propria stanza.

I pattern devono dipendere dai gusti individuali, anche se rinnoviamo il suggerimento di evitare disegni piccoli e fitti. Per quanto riguarda i colori, invece, ci sono due opzioni: creare abbinamenti con l’arredamento, l’oggettistica e i complementi oppure optare per contrasti netti.

Ma quale parete scegliere? Le tendenze del momento parlano chiaro: la stessa che ospita la testiera del letto. Quest’ultimo viene così valorizzato e in più, fattore non trascurabile, quando arriva il momento di coricarsi non si ha la carta da parati davanti.

Qualcuno sceglie le carte 3D, che ingannano l’occhio e regalano profondità in realtà inesistenti; ci sono anche quelle – alcune davvero scenografiche - che addirittura sostituiscono la tastiera, permettendo così di eliminare ingombri. In realtà ci si può davvero sbizzarrire. Proprio perché è una parete sola.

Le soluzioni per la camera da letto mansardata

Anche in una camera da letto mansardata la carta da parati può rivelarsi una scelta vincente. Circa l’applicazione, ci sono diverse possibilità. Ma mettiamo da parte la teoria e passiamo direttamente alla pratica, con 3 esempi concreti.

Nella prima immagine, la parete coincidente con la testiera del letto è stata idealmente divisa in due per mezzo di un rivestimento in legno; la metà superiore diventa un unicum col tetto spiovente proprio grazie alla carta da parati e la pendenza, perciò, sembra meno pronunciata. Allo stesso tempo, l’insieme risulta più arioso.

Nella seconda foto vediamo una mansarda con tetto a doppia falda, che diventa quasi la cornice del letto. La carta da parati è tono su tono – total white – ed è stata tagliata ad hoc. Raffigura una libreria, per cui la scelta è stata anche quella di puntare su un effetto ottico.

Infine, ecco un caso completamente diverso: la wall paper non ha nulla a che vedere con il letto ma è stata utilizzata per valorizzare uno dei muri obliqui. L’effetto materico, ovvero i mattoni a vista, rendono l’ambiente più caratteristico. Molto interessante questo incontro fra lo stile moderno e un elemento chiaramente riconducibile allo stile rustico.

 

Nadine Solano

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