Organizzare l’home office nella camera da letto

Valutazioni preliminari

Lavori da casa ma no, nella zona giorno non c’è modo di allestire l’home office. Non c’è nemmeno una stanza da utilizzare in tal senso, ti guardi intorno e proprio non vedi soluzioni. Ma hai pensato alla camera da letto? Può essere un’ottima idea creare proprio lì il tuo ufficio privato. Bisogna, però, fare delle valutazioni preliminari.

Innanzi tutto, è importante mettere a fuoco le misure della scrivania; considera che il piano dovrebbe avere una larghezza pari ad almeno 70 cm e una profondità minima di 55-60, altrimenti non si riesce a sistemare bene il pc e muoversi agevolmente. Se il computer è fisso, la larghezza minima sale a 100 cm.

In secondo luogo, devi aggiungere l’ingombro della sedia e tenere presente che fra la seduta e la parte sottostante del tavolo serve uno spazio di 25 cm affinché sia possibile infilare le gambe e stare comodi.

E ancora, lo scrittoio non deve mai dare le spalle alla finestra: in caso contrario ci si ritrova a fare i conti con ombre e riflessi fastidiosi. Va messo davanti ad essa oppure perpendicolarmente. Se la stanza è molto luminosa, oppure se c’è un balcone, si può anche pensare di allestire l’home office lungo la parete di fronte a quella che ospita il serramento.

Si osservino con attenzione gli angoli, hanno tante potenzialità. In ogni caso, si faccia in modo – se possibile – di creare una zona intima, anche servendosi di pannelli o schermature di altri tipi.

Gli elementi indispensabili

Non necessariamente l’home office occupa molto spazio, anzi. L’importante è che ci sia tutto il necessario. Ci riferiamo alla scrivania e alla sedia in primis, ovvio. Per quanto riguarda la prima, si consiglia di scegliere un modello ad altezza regolabile; stessa cosa dicasi per la sedia, e aggiungiamo che quelle ergonomiche fanno davvero la differenza, soprattutto per chi deve restare seduto diverse ore al giorno.

Ma non basta. Occorrono degli spazi contenitivi, per evitare di alzarsi di continuo e prendere di volta in volta fogli, documenti, libri, cartelle e via dicendo. Se non c’è la possibilità di sistemare uno scrittoio dotato di cassetti, il problema si risolve facilmente: si possono installare delle mensole, che sono anche un’ottima soluzione salva spazio in quanto consentono di sfruttare le altezze, oppure acquistare delle mini cassettiere con rotelle, da spostare a piacimento.

L’home office deve essere organizzato nelle vicinanze di una presa elettrica: non si trascuri la questione, altrimenti poi si deve ricorrere a prolunghe e ciabatte elettriche. E non si dimentichi la lampada da tavolo.

Scegliere il posto giusto

Lungo una delle due pareti parallele al letto, possibilmente quella che ospita la finestra o il balcone; oppure lungo la parete che risulta frontale rispetto a quella occupata dal piano riposo: sono sicuramente queste le opzioni più gettonate quando si tratta di allestire il workspace in camera da letto. Molto dipende anche dalla collocazione dell’armadio.

Vogliamo, però, considerare anche le ipotesi che tendenzialmente si trascurano. Innanzi tutto, lo ribadiamo: un angolo può essere la soluzione vincente. L’hai occupato con una pianta, una semplice sedia? Prendi le misure del caso, potresti ottenere le corrispondenze che cerchi.

Guarda poi la prima immagine che pubblichiamo: il letto è stato messo al centro della stanza, la scrivania è dietro. Può essere accostata direttamente alla testiera, come in questo caso, oppure è possibile collocare un elemento divisorio, per esempio far realizzare una sottile parete in cartongesso.

Passiamo alla seconda foto: l’home office occupa la superficie accanto all’armadio ed è composto anche da pratici pensili, sia a giorno che chiusi. Quello stesso spazio, invece, spesso tende a restare vuoto. Nella terza foto ecco infine un concreto esempio relativo a una nuova tendenza del momento, ovvero il cloffice.

Questo termine è la crasi di closet (cioè guardaroba) e office (ufficio); in pratica, una parte dell’armadio o della cabina armadio viene liberata e trasformata in una nicchia attrezzata con mensole, un piano lavoro – anche a ribalta – e una sedia. Basta spostare quest’ultima per chiudere l’anta, scorrevole o a battente che sia. Ed è come se il workspace nemmeno ci fosse.

Altri consigli utili

Concludiamo con altri consigli semplici ma di indubbia utilità. In primo luogo, mantiene il tuo home office sempre perfettamente in ordine: ciò renderà l’ambiente meno “saturo” e in più faciliterà la concentrazione. Ricorda di spegnere tutti i dispositivi quando finisci di lavorare, per evitare che la qualità del sonno e del riposo venga compromessa.

Se riesci a circondarti di colori chiari e luminosi, e vale sia per gli arredi che per le pareti, è meglio. La stanza sembrerà più grande e tu farai il pieno di energia. E ancora, se ne hai la possibilità delimita la zona riservata al tuo mini ufficio; ci siamo già soffermati su determinati elementi divisori come i pannelli, ma anche un tappeto o una pianta possono rivelarsi molto utili.

Valuta l’acquisto di una scrivania sospesa, dà un’idea di maggiore leggerezza ed è funzionale come i modelli più classici. Prendi in considerazione anche altre soluzioni salvaspazio: scrittoi a scomparsa (o a ribalta, appunto), applique al posto delle lampade da tavolo, sedie ergonomiche pieghevoli.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche