Detrazione del 50

Detrazione del 55

Per le spese sostenute prima del 6 Giugno 2013 la detrazione fiscale corrispondeva al 55%, per quelle oltre questa data e fino al 31 dicembre 2016 la detrazione è del 65%. Nel 2017 ci saranno delle novità, in quanto l'importo detraibile dovrebbe tornare al 36%. Le spese devono essere documentate e devono dimostrare che riguardino gli interventi di riqualificazione energetica, di interventi su edifici esistenti sottoposti a modifiche strutturali come coperture o pavimenti, finestre comprensive di infissi, di interventi relativi ad impianti di riscaldamento che rientrino nei parametri delineati nella certificazione, realizzazioni di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e di sostituzione di scaldacqua tradizionale. L'edificio deve rientrare nella categoria esistente che è attestata dall'iscrizione al catasto o attraverso il pagamento dell'Imu se dovuto. Il beneficiario deve essere un soggetto fiscalmente attivo, nel senso che paga le tasse e possiede un busta paga nella quale avverrà la detrazione. La presentazione della domanda deve rispettare delle regole ben precise e riportare tutti i dati correttamente.

Detrazione del 50 per cento

La legge di Stabilità ha prorogato per tutto il nuovo anno la detraibilità del 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie con l'aggiunta di alcune novità. La vecchia normativa inerente la detrazione 50 è stata modificata. Gli interventi ammessi sono quelli legati alle opere di restauro e di risanamento conservativo. Le differenze tra lavori ordinari e straordinari sono ben precise. Rientrano nel primo gruppo le attività di tinteggiature delle pareti e dei soffitti, la sostituzione dei pavimenti e degli infissi interni, il rifacimento degli intonaci, la sostituzione di tegole e il rinnovo delle impermeabilizzazioni, la riparazione o la sostituzione di cancelli e portoni e, infine, la riparazione delle grondaie. I lavori straordinari sono le opere e le modifiche di rinnovamento e sostituzione strutturale degli edifici, di integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici. Sono incluse le attività di installazione di ascensori e scale di sicurezza, la realizzazione di servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni con la modifica di materiale, il rifacimento di scale, la realizzazione di recinzioni o mure di cinta.

Come usufruire della detrazione del 50

Per tutto l'anno 2016 la fruizione della detrazione 50 per cento è stata prorogata. Il contribuente deve inviare una raccomandata con avviso di ricevimento alla ASL del proprio territorio in cui devono essere contenuti i dati relativi all'indirizzo in cui si sono svolti o si svolgeranno i lavori, la natura delle opere, i dati dell'impresa esecutrice delle opere, la dichiarazione di responsabilità da parte dell'impresa stessa in materia di sicurezza del lavoro, la data di inizio e la contribuzione del lavoro. Il bonifico bancario deve essere effettuato dalla persona a cui sono intestate le fatture o comunque colui che effettua i pagamenti che attestano l'esecuzione dei lavori di ristrutturazione edilizia. Nel bonifico è importante specificare il nome, il cognome e il codice fiscale di chi effettua il bonifico per accedere alla detrazione. Un'altra parte importante è la causale: qui deve essere riportato il corretto riferimento nominativo che è l'articolo 16-bis del DPR 917/86 e il riferimento alla fattura che viene pagata. I dati devono essere corretti e la documentazione correttamente allegata.

La detrazione del 50

Per tutto l'anno 2016 il governo ha prorogato la detrazione 50 per tutti coloro che hanno effettuato acquisti relativi a grandi elettrodomestici, a mobili e alla ristrutturazione edilizia. Per quanto riguarda le opere finalizzate al risparmio energetico, la detrazione IRPEF è del 65%, la quale, resta invariata anche sugli interventi antisismici. Le attività legate al risparmio energetico riguardano l'installazione di impianti fotovoltaici, di pannelli solari e termodinamici. Prima era previsto che le spese sostenute fossero agevolate del 50%. La proroga ha permesso di ammortizzare gli investimenti iniziali, apportare delle modifiche alle abitazioni vecchie, alle unità condominiali in cui le opere edilizie riguardavano il singolo. La manovra politica ha visto negli anni precedenti dei miglioramenti nell'economia, grazie al bonus mobili e all'incentivo sulla ristrutturazione edilizia. Riproporre questi due strumenti significa continuare un programma ben preciso e rimettere in gioco il settore economico italiano.

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