Secondo bagno: le dimensioni minime
Il secondo bagno in casa è una grande comodità, soprattutto per le famiglie più numerose e in generale per chi abita sotto lo stesso tetto e ogni giorno deve prepararsi per uscire allo stesso orario. Pur possedendo il budget necessario, tuttavia, non sempre è possibile procedere con la realizzazione di questo locale. La verifica si fa semplicemente consultando il Regolamento edilizio del Comune in cui si risiede, che stabilisce innanzi tutto la superficie minima per il bagno; ciò però non vale in tutti i casi, nel senso che in alcune città non vi è alcun obbligo da rispettare in tal senso. La norma UNI 9182, di contro, stabilisce le distanze minime da cui non si può prescindere: il wc deve essere installato ad almeno 15 cm dalla parete, il bidet ad almeno 20 cm; tra questi due elementi deve esserci una distanza di almeno 20 cm, tra il wc e il lavabo è necessaria invece una distanza minima di 10 cm. Inoltre ciascun sanitario deve trovarsi ad almeno 55 cm da una parete frontale oppure da un altro sanitario collocato sempre di fronte. Per quanto concerne l’altezza, il Decreto ministeriale del 5 luglio 1975 impone che per il bagno, sia principale che secondario, non risulti inferiore a 240 cm e questo vale anche nel caso di soffitto inclinato; di conseguenza, se state pensando di realizzare un bagno di servizio in corrispondenza del sottotetto, informatevi con attenzione. Sappiate, inoltre, che la finestra non è necessaria: bisogna assicurare il ricambio di aria, naturalmente, ma quasi tutti i Comuni ammettono che ciò avvenga anche tramite una sistema di ventilazione forzata. In foto l’aspiratore elicoidale da muro MFO 100/4" T di Vortice in resina plastica.
Dove ricavare il secondo bagno
Non di rado il secondo bagno è dotato di lavabo e wc ma non del bidet: dipende dalle esigenze di chi lo utilizza e dalla superficie fruibile. Ma in quale parte della casa ricavare questo locale? Il sottotetto, come si diceva, è una possibilità da prendere in considerazione. Un’altra è la camera da letto, se sufficientemente spaziosa; in questo secondo caso bisogna però valutare la collocazione degli impianti idrici e di smaltimento delle acque nere. In genere nei condomini i bagni sono incolonnati nella stessa posizione e di conseguenza potrebbe essere necessario ricorrere a un trituratore per wc. Se il secondo bagno viene realizzato vicino alla cucina, invece, è possibile sfruttare le tubature dell'acqua già esistenti e, nell’eventualità in cui non siano presenti i condotti fognari, attrezzarsi con un trituratore per le acque nere. La soluzione senza dubbio più comoda consiste nel costruire il secondo bagno accanto a quello principale, usando quindi sia le stesse tubature che i medesimi scarichi. Se la vostra casa presenta un corridoio lungo e stretto, una parte di esso potrebbe diventare, appunto, un bagno di servizio: ricordiamo che nella maggior parte dei Regolamenti edilizi sono stati eliminati i vincoli coincidenti con le dimensioni minime.
Idee per arredare il secondo bagno
Il secondo bagno, nella maggior parte dei casi, non è molto ampio. Anzi, non di rado è piuttosto piccolo. Come arredarlo, dunque? Puntando sulle soluzioni salvaspazio. Non solo sanitari, ma anche mobili sospesi che, in termini di praticità, davvero non hanno eguali. Per quanto riguarda il box doccia, scegliete un modello angolare, meglio ancora se con lato curvo e porte scorrevoli come quello che vi mostriamo in foto: Soho My di Glass 1989. Il cristallo temperato ha uno spessore di 66 mm, è stato trattato in modo da resistere al calcare ed è disponibile in diverse finiture. Sfruttare gli angoli, anche per la collocazione di mobili, complementi e accessori di utilizzo quotidiano (si pensi, ad esempio, al cesto per la biancheria da lavare), significa sempre incrementare il livello di funzionalità di una stanza e spesso anche valorizzarla dal punto di vista estetico. E ancora, sfruttate il senso dell’altezza tramite colonne, mensole, ripiani a giorno: ingombrano poco e, di contro, offrono superfici da utilizzare nel modo ritenuto più opportuno.
Secondo bagno piccolo: consigli
Per realizzare un secondo bagno piccolo si può ricorrere alla muratura, ma anche realizzare più semplici pareti in cartongesso oppure di vetro sabbiato: quest’ultima soluzione si traduce anche in un efficace odo per rendere l’ambiente più luminoso e farlo sembrare pure più ampio. Suggeriamo di prendere in considerazione l’eventuale utilizzo di mattoni in vetro, esteticamente di grande impatto. Anche le superfici a specchio aumentano lo spazio e c’è chi le sceglie per ricoprire interamente, o quasi, una parete. Privilegiate i colori chiari e neutri e, per rivestire le pareti e realizzare la pavimentazione, puntate su piastrelle molto grandi o, all’opposto, molto piccole: quest’ultimo caso, come si può intuire subito, coincide con i mosaici. In foto le piastrelle della collezione Mineral di Marazzi, disponibile in cinque formati e tre superfici: naturale, Velvet e Brill. In tutti i casi, la peculiarità sono gli effetti metallici, cangianti e riflettenti; una proposta perfetta per gli ambienti arredati in stile contemporaneo e minimalista.