Dimensioni minime del box doccia walk in
Il box doccia walk in deve soddisfare le tue esigenze in termini estetici, ma soprattutto deve avere una dimensione tale da scongiurare la fuoriuscita dell'acqua.
Se hai un bagno stretto e lungo possiamo dire che la lunghezza minima necessaria affinché il box sia funzionale è di circa 120 cm, meglio se 140 cm. La sua profondità deve essere compresa tra i 60 e i 70 cm. L’altezza varia dai 200-230 cm. Devi tenere un passaggio libero di almeno 50-60 cm per poter entrare agevolmente. La lunghezza minima del box angolare deve essere di almeno 150-160 cm.
E’ utile ribadire che molti fra i migliori brand realizzano soluzioni su misura, per integrarsi al meglio nello spazio disponibile.
La parete doccia Side Free di Hafro, del Gruppo Geromin, ha profili in alluminio disponibili con finitura brillantato lucido e nero opaco. È disponibile con cristalli trasparenti, con banda centrale satinata o interamente satinati, fumé ed extra chiaro.
Box doccia walk in: la scelta del vetro e profili
Per il box doccia walk in puoi scegliere pannelli in vetro temperato di sicurezza. Risulta più resistente di un normale vetro perché è stato sottoposto ad uno specifico trattamento termico. Se si dovesse rompere, si frantuma in piccolissimi pezzi che evitano il rischio di gravi infortuni. Il cristallo, invece, subisce un trattamento simile ma alla fine del processo viene raffreddato provocando uno shock termico. Il risultato è una resistenza ancora maggiore. In entrambi i casi potrai stare tranquillo perché il rischio che si rompano è davvero minimo.
I vetri delle docce possono essere trasparenti, satinati, fumé o colorati e hanno solitamente uno spessore compreso fra i 6 e i 10 mm. Se il pannello è grande è meglio scegliere un alto spessore. I pannelli in cristallo hanno solitamente uno spessore massimo di 8 mm.
Potrai scegliere un box con vetri perimetrati da un profilo, più o meno sottile, in alluminio cromato oppure colorato, ma anche una versione senza profili se cerchi un look più pulito. Ti consigliamo di scegliere vetri trattati anticalcare.
Nude di Cerasa ci mostra dei cristalli trasparenti che possono essere scelti con o senza profili. In quest'ultimo caso a vista ci sarà solo il montante.
Box doccia walk in con piatto doccia o senza: le differenze
Aspetti da considerare | Box con piatto doccia | Box senza piatto doccia |
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Supporto |
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Posa |
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Finiture |
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Costi |
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Errori comuni da evitare
- Pendenze insufficienti: è un errore tipico e provoca abbondanti fuoriuscite di acqua. Occorre prevedere una pendenza corretta verso lo scarico, che deve essere verificata con una livella.
- Impermeabilizzazione trascurata: senza guaine e sigillature corrette, acqua e vapore penetrano nelle pareti e sottofondo. Bisogna utilizzare un sistema completo di impermeabilizzazione.
- Errata considerazione degli spazi: spesso ci si illude che la doccia walk in occupi meno spazio. Questa sensazione dipende dal fatto che è visivamente meno ingombrante. Invece, richiede più superficie libera, proprio per poter contenere gli schizzi.
Air 2 di Duscholux: un box doccia essenziale con vetro disponibile nelle versioni trasparente, fumé, satinato, extra chiaro e colorato.
Box doccia walk in: i prezzi
Il prezzo della parete di una doccia walk in dipende da una serie di variabili: dimensioni, spessore del vetro o cristallo, modello, trattamenti specifici e prestigio della marca.
In linea generale un cristallo anticalcare spesso 8 mm, lungo 70 cm e alto 2 metri costa intorno ai 600 euro. Lo stesso prodotto ma lungo 120 cm costa circa 730 euro; 810 euro se la lunghezza è 140 cm. Si parte dai 200 euro all'incirca per un pannello in vetro temperato.
A questa spesa vanno poi aggiunti il costo del piatto doccia se necessario, della rubinetteria e della manodopera.
Nel sistema Horizon di Arblu la cornice tridimensionale che completa il vetro del box diventa protagonista, armonizzandosi con quella dei mobili.
Box doccia walk in: conviene installarla in un bagno piccolo?
Senza dubbio una doccia walk in aggiunge un tocco di design e modernità. In un bagno piccolo però bisogna fare i conti con un aspetto pratico: se il box è compatto è più facile che l’acqua e gli spruzzi si diffondano al di fuori dell’area doccia. Questo accade perché, a differenza di un box chiuso, una doccia walk-in non ha barriere che contengano completamente l’acqua quando ti muovi sotto il soffione.
In questa situazione, per quanto si faccia attenzione, è quasi impossibile che il pavimento circostante non si bagni. Questo aspetto è da considerare se a terra hai il parquet o anche solo se preferisci evitare di dover asciugare dopo ogni sessione. Gli esperti suggeriscono che in questo contesto è meglio preferire un box chiuso.
Sk-in di Vismaravetro si caratterizza per i suoi elementi fissi in cristallo e l'assenza di porte. Le cabine doccia del brand sono realizzate su misura per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.