Info, idee e consigli sul camino bioetanolo

I consumi di un camino bioetanolo

Amate i caminetti e il design contemporaneo, desiderate personalizzare il più possibile la vostra casa, renderla calda e accogliente ma non volete affrontare opere murarie né spendere troppo? Se le vostre risposte sono in tutti i casi affermative, la soluzione è semplicissima: basta infatti scegliere un camino bioetanolo.

L’installazione dei camini a bioetanolo non richiede alcun intervento murario (con un’unica eccezione che scopriremo più avanti) ed è davvero semplice; non c’è neppure bisogno della canna fumaria e non occorre mettere in conto molto spazio. Questi caminetti, figli dell’epoca moderna, sono apparecchi alimentati da un combustibile liquido (il bioetanolo, appunto) e protetti da una struttura in vetro; si accendono con un banale accendino.

La fiamma è a vista, quindi si crea un’atmosfera simile a quella del classico caminetto, ma c’è una differenza sostanziale: quest’ultimo è in grado di riscaldare tutta la casa o quasi, mentre il camino bioetanolo ne riscalda solo una piccola porzione. Sostanzialmente, si tratta di un elemento decorativo che può integrare, rafforzare il sistema di riscaldamento domestico ma non sostituirlo (né totalmente, né parzialmente).

Ma quanto consuma un caminetto bioetanolo? Il prezzo medio del combustibile è pari a 2,5-3 euro al litro; considerando che questi camini si differenziano anche di molto fra loro per quanto riguarda la potenza del bruciatore e quindi la quantità di bioetanolo necessario, possiamo fare una media: per ogni ora di funzionamento si spende più o meno un euro. In foto il caminetto bioetanolo incassato PrimeFire in Casing di Planika.

I vantaggi del camino bioetanolo a parete

I caminetti bioetanolo non generano fumo, cattivi odori e neppure residui incombusti. Inoltre sono ecologici, in quanto il bioetanolo rispetta l’ambiente e non sprigiona sostanze nocive e/o tossiche. Per quanto riguarda la tipologia d’installazione, si sceglie fra:

  • Camini da incasso: sono gli unici che richiedono un intervento murario, comunque non complesso. La nicchia che accoglie la struttura può anche essere creata ex novo, in tutti i casi occorre portare il camino a filo con la parete in modo che fuoriesca solo la cornice.
  • Camini da appoggio: si poggiano a terra, si spostano con facilità e possono essere messi ovunque.
  • Camini a isola: sono dotati di ruote e non necessitano di sostegni ad hoc.
  • Camini da tavolo: sono piccoli e pratici.


Abbiamo poi i camini bioetanolo a parete, che cioè si appendono al muro come fossero quadri (e come molti televisori moderni). Il primo, grande vantaggio è che si tratta di un’operazione rapida e semplicissima; il secondo coincide con l’estetica, perché notevole è l’eleganza di questi apparecchi caratterizzati da un design minimalista e moderno. In foto il caminetto sospeso in metallo a bioetanolo Goya di British Fires.

Perché scegliere un camino bioetanolo ad angolo

Il camino a bioetanolo ad angolo è una perfetta soluzione salvaspazio: permette di sfruttare la zona in cui due pareti si incontrano oppure una colonna (o un pilastro) a vista; è più discreto di un caminetto centrale ma allo stesso tempo può diventare protagonista di una zona dedicata al relax, alla lettura, alle chiacchiere in compagnia.

Nella maggior parte dei casi, i camini a bioetanolo ad angolo vengono incassati, ma non mancano modelli a parete e da appoggio caratterizzati dalla medesima forma. Ci sono pure, anche se risultano meno diffusi, i camini bioetanolo ad angolo sospesi e compatti, che hanno dimensioni ridotte ai minimi termini e diventano dei complementi di arredo a tutti gli effetti. Quasi dei soprammobili, per intenderci meglio.

E ancora, doveroso è citare i caminetti angolari da incasso bifacciali, la soluzione più scenografica di tutte. In foto un esempio molto interessante: il modello BKBF-A di bioKamino; l’angolo può essere destro oppure sinistro. Questo camino può essere incassato in strutture sia di muratura che di cartongesso.

Quanto costa un camino bioetanolo bifacciale

Soffermiamoci meglio, adesso, sui camini bioetanolo bifacciali. Molto amato sia dagli utenti che dagli interior designer, il camino bioetanolo bifacciale viene collocato in mezzo a una stanza o fra due stanze: così è possibile godere pienamente della fiamma e del suo fascino, ma anche del calore – sia pur tenue – emanato. Se incassato in una colonna, inoltre, il camino bifacciale può diventare un raffinato elemento divisorio.

E non si pensi che i camini bifacciali siano ingombranti, perché è vero invece il contrario: le dimensioni sono contenute, così come il peso, di conseguenza risultano adatti anche alle case più piccole. Ma quanto costa un camino del genere? Dipende dalle sue misure, appunto, e dalla potenza, dal design, dalla marca produttrice.

In media, comunque, si parte da un minimo di 1.200 euro per arrivare a un massimo di 1.800 euro; ci riferiamo a prodotti di alta qualità, perché esistono pure modelli più economici ma meno performanti. In foto Sipario, caminetto a doppia facciata aperto in acciaio a bioetanolo prodotto da Italy Dream Design.

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