Il certificato di agibilità
Il certificato di agibilità di una casa oppure di un locale commerciale è un tipo di documento che attesta che esistono le condizioni di sicurezza, di igiene e di salubrità dell’immobile in oggetto e dei relativi impianti, in base alle prescrizioni imposte dalle normative vigenti.Questo documento è disciplinato dal D.p.r. 380/201 negli articoli 24 e 26, al Titolo III, del cosiddetto "Testo Unico dell'Edilizia".Si tratta di un tipo di certificazione che risulta indispensabile per abitare un qualsiasi immobile: infatti una volta era chiamato il certificato di abitabilità. Si parlava dell’agibilità soltanto per quegli immobili che erano destinati per altri usi, quali locali commerciali oppure uffici. Oggi invece si usa indifferentemente la locuzione di agibilità, perché gli adempimenti che sono necessari a entrambi i certificati erano sostanzialmente gli stessi. Questo certificato è molto importante per poter vendere, affittare oppure donare un immobile ed è necessario possederlo quando si deve stipulare l’atto di compravendita o quello di donazione oppure quando si deve stipulare il contratto di locazione.
Richiedere il certificato di agibilità
Questo certificato deve essere richiesto, in caso di una nuova costruzione, presso il Comune in cui si trova l’immobile, da colui che è titolare del permesso della costruzione o di un altro titolo abilitativo, quando la costruzione è ultimata. Se la costruzione è già esistente, si deve richiedere il documento se è stato eseguito un ampliamento oppure una sopraelevazione, o viene comunque eseguito un intervento per una ristrutturazione edilizia che porti modifiche sostanziali alle sue caratteristiche, ad esempio quando si effettua un rifacimento di impianti. Questo documento va richiesto entro i 15 giorni successivi all'ultimazione di tutti i lavori.Se non si richiede il certificato entro i quindici giorni dalla fine dei lavori, si applica una sanzione di tipo pecuniario che può essere dai 77 ai 464 euro.Alla domanda per chiedere il certificato si deve apporre la marca da bollo del valore corrente. Questa deve essere inviata al comune in cui è ubicato l’immobile, presso lo Sportello Unico dell’Edilizia, e deve avere in allegato una documentazione minima.
Documentazione necessaria per certificato di agibilità
Alla domanda per chiedere il documento, da indirizzare al comune, vanno allegati i seguenti documenti: · la ricevuta della richiesta di accatastamento che viene presentata all’Agenzia del Territorio; · la dichiarazione del richiedente che attesta la conformità di tutti i lavori effettuati secondo il progetto approvato, e la salubrità di tutti gli ambienti; · la dichiarazione di conformità di tutti gli impianti; questa è rilasciata dall’impresa che li ha installati; servono anche il certificato di collaudo per gli impianti per cui sono previsti; · il certificato per il collaudo statico se sono previsti degli interventi strutturali; · la dichiarazione di conformità per le opere secondo la normativa vigente per l’accessibilità e il superamento di barriere architettoniche. Per il rilascio ci può essere un iter diverso a livello locale per il quale occorre riferirsi sia al "Regolamento Edilizio comunale" che alle "Norme di Attuazione" della strumentazione urbanistica locale.
Certificato di agibilità locale commerciale
Secondo le normative vigenti ogni cittadino può fare richiesta del rilascio allo scopo di utilizzare l’immobile in oggetto per l’uso e per la destinazione d’uso che è autorizzata. Infatti si deve richiedere il documento soprattutto quando si deve fare un cambio della destinazione d'uso dell’immobile, ad esempio da abitazione a locale commerciale oppure viceversa. In questo caso infatti le condizioni dell’alloggio potrebbero essere diverse da quelle che sono necessarie per il nuovo utilizzo, per esempio, per un ufficio, per un negozio e così via. Nel caso di un locale commerciale dato in locazione, il documento deve essere fornito dal proprietario. Infatti l’articolo 1575 del codice civile stabilisce che tra le obbligazioni del proprietario dell'immobile destinato all’attività commerciale, salvo patti contrari, c’è la presentazione o la richiesta, a sue spese, del certificato per il locale. Se il certificato non è ottenibile c’è un grave inadempimento che può portare il conduttore a chiedere non solo la risoluzione del contratto di locazione ma anche il risarcimento del danno subito.