Codice tributo 1841 cosa si riferisce
Molto spesso ci si chiede, quando si parla di codice tributo 1841, a cosa si riferisce. Si tratta di un codice da inserire all'interno del modello F24 quando il locatore di un immobile aderisce alla modalità della cedolare secca. In questo modo si evita di pagare le spese per registrare il contratto presso l'Agenzia delle Entrate e per il bollo. Al tempo stesso si sostituiscono le addizionali IRPEF con questo tributo. Questa soluzione si sta diffondendo sempre più perché consente di avere a disposizione diversi vantaggi, però bisogna tenere a mente che l'istituto della cedolare secca può essere richiesto solo da alcune categorie di proprietari di immobili. Infatti per legge possono aderire al regime semplificato gli affitti a uso abitativi tra privati. Proprio per questo motivo i locatori devono essere persone fisiche e non possono affittare la casa della quale sono titolari all'interno dell'esercizio di arti o professioni. In secondo luogo le modalità di pagamento sono diverse in base all'importo da versare: ad esempio chi non ha partita IVA può usare i modelli cartacei per somme inferiori a 1.00 euro.
Codice tributo 1841 cedolare secca
Il codice tributo 1841 si usa per la cedolare secca: infatti corrisponde all'imposta da versare in sostituzione delle imposte di bollo e registro del contratto d'affitto e delle addizionali IRPEF. Si tratta di una modalità molto apprezzata da locatari e locatori perché consente di risparmiare. Al tempo stesso risulta essere molto diffusa con gli studenti fuori sede. Il pagamento avviene con acconto e saldo oppure in un'unica soluzione, tuttavia si deve utilizzare lo stesso codice anche per la seconda rata. Il versamento avviene sempre tramite il modello F24, però le modalità di riscossione sono molto diversi in base alle caratteristiche del locatore e all'importo. Ad esempio i titolari di partita IVA effettuano il pagamento per via telematica. In caso contrario si usa il modello F24 cartaceo per importi fino a 1.000 euro. Se la somma supera la cifra limite bisogna impiegare i modelli precompilati dell'ente impositore. Si può pagare presso gli uffici postali, una banca appartenente a qualunque gruppo di credito oppure rivolgendosi ad agenti qualificati della riscossione. In questo caso i proprietari dell'immobile non possono usare crediti di compensazione.
Modello F24 Elementi Identificativi
Il modello F24 Elementi Identificativi in genere viene usato quando si fanno versamenti per i quali devono essere forniti alcuni dati necessari per determinare con esattezza il tributo. Al tempo stesso non consente la compensazione con crediti. Si tratta di soluzioni cartacee da pagare in banca o alle poste. Viene chiamato anche modello F24 Elide e all'interno vanno riportati l'ufficio destinatario del versamento e l'atto di riferimento, compilando gli appositi spazi rispettivamente con il codice ufficio e il codice atto. Proprio per questo motivo occorre compilare tanti modelli quanti sono gli atti di riferimento dei pagamenti. Per legge si possono versare con il modello Elide anche le imposte sui contratti di locazione, come quelle di bollo, di registro e i tributi speciali. Di conseguenza è possibile usare il codice tributo 1841, cioè quello relativo ai contratti aderenti al regime della cedolare secca. In alcuni casi occorre inserire anche particolari elementi identificativi nello spazio tipo. I vari codici sono riportati all'interno di apposite tabelle messe a disposizione nella sezione dedicata del sito dell'Agenzia delle Entrate in formato PDF.
Modello F24 compilabile
Esistono diversi tipi di modello F24, così da poter andare incontro alle differenti situazioni. Ad esempio la soluzione compilabile risulta essere molto facile da usare. Occorre accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate oppure al portale delle amministrazioni comunali e aprire la modulistica in questione. Una volta che il modello F24 compilabile appare sullo schermo del computer ci si posiziona con il cursore sul campo di interesse per poter editare il documento in base alle proprie esigenze. In alternativa si può usare il tasto TAB per passare da un campo all'altro. Si devono inserire gli importi completi, indicando anche i decimali, però le somme totali vengono calcolate in modo automatico dal software. Bisogna tenere a mente che le righe sono stampate solo se sono editate con gli importi e si possono riempire tutti i campi del modello a parte quello destinato alla firma del contribuente. Deve essere l'utente a controllare l'esattezza dei dati inseriti, quindi è bene procedere con attenzione. Questo vale soprattutto per il pagamento del codice tributo 1841 per la cedolare secca perché si possono applicare due aliquote diverse.
Modello F24 semplificato compilabile
Il modello F24 semplificato compilabile risulta essere un'evoluzione della classica modulistica per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni ed è molto più veloce e facile da editare. Infatti non sono presenti sezioni dedicate ai vari ambiti della tassazione, come IMU, INAIL e IVA. Di conseguenza il contribuente deve semplicemente riempire i vari campi indicando per ogni riga il codice tributo e l'importo da pagare con decimali senza preoccuparsi di quale sia il settore di riferimento. Questo fatto risulta essere molto utile quando occorre versare le imposte di registro sul contratto d'affitto oppure, nel caso di locazioni aderenti al regime della cedolare secca, il tributo 1841. Infatti questo codice può riferirsi sia all'acconto che al saldo e al pagamento in un'unica soluzione. In ogni caso bisogna tenere a mente che la compilazione online del modello F24 semplificato non prevede controlli da parte del software. Di conseguenza occorre verificare con attenzione che gli importi editati siano esatti e di aver applicato l'aliquota prevista al canone annuo. Ad esempio per la cedolare secca si applica l'aliquota del 21% o del 15% se il Comune ha carenze di disponibilità abitative.
Modello F24 online
L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione degli utenti con partita IVA il software Modello F24 online, così da poter fare il pagamento delle imposte per via telematica. Occorre essere registrati a Fisconline oppure Entratel (cioè ai servizi telematici dell’Agenzia) e avere un conto corrente in un istituto di credito convenzionato con l’Agenzia delle Entrate. Bisogna tenere a mente che le richieste possono essere scartate e le operazioni non andare a buon fine se il codice fiscale del contribuente non corrisponde a quello del titolare o del cointestatario del conto. Dal primo gennaio i titolari di partita IVA sono obbligati per legge a versare i tributi fiscali, contributivi e previdenziali online. Di conseguenza i locatori di immobili con fini abitativi che aderiscono al regime della cedolare secca devono pagare il tributo 1841 per via telematica. In questo modo sostituiscono le imposte di bollo e registro sul contratto d'affitto, quelle IRPEF e le addizionali. In base ai servizi ai quali si è registrati cambia anche l'applicazione da usare, come Entratel o FileInternet. In ogni caso il sistema è scaricabile dalla sezione Software del sito internet dell'Agenzia delle Entrate.