Manutenzione straordinaria

Manutenzione straordinaria definizione

La manutenzione straordinaria trova definizione all'interno del Testo Unico per l'Edilizia e viene indicata come l'insieme dei lavori di sostituzione, messa in posa, integrazione e rinnovo di impianti, parti anche strutturali dell'immobile e servizi igienico-sanitari. Nel caso in cui siano creati elementi accessori, non bisogna aumentare oppure modificare in alcun modo volumi e superfici utili. Tutti questi lavori sono detraibili all'interno della propria dichiarazione dei redditi, tuttavia è necessario seguire l'iter previsto dalla Legge di Stabilità perché l'operazione sia fatta a norma di legge. Innanzitutto tutte le spese verso fornitori e professionisti devono essere corrisposti con bonifico bancario oppure postale perché si tratta di mezzi di pagamenti assolutamente tracciabili. In secondo luogo bisogna usare l'apposito modulo messo a disposizione da banche e Poste Italiane, indicando nella cedolare i riferimenti normativi che danno accesso alla detrazione IRPEF. Inoltre si devono inserire il codice fiscale del beneficiario dell'agevolazione e la partita Iva o il codice fiscale del fornitore da pagare.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

I lavori di ristrutturazione comprendono la manutenzione ordinaria e straordinaria di vari spazi abitativi, però solo la seconda permette di fruire di bonus fiscali in base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità. Sono compresi nella manutenzione straordinaria i lavori per frazionare oppure unire varie unità immobiliari, non alterando la distribuzione dell'edificio. Inoltre riguarda anche gli interventi per migliorare la classe energetica dell'edificio e poter ridurre i consumi, come mettere a punto cappotti interni oppure esterni, rifare il manto di copertura e coibentare dal punto di vista termico l'immobile. In ogni caso non si devono aumentare volumi o superfici utili. In secondo luogo la manutenzione ordinaria e quella straordinaria sono diverse l'una dall'altra perché necessitano di titoli abilitativi differenti. Per gli interventi di manutenzione ordinaria si può optare solo per la DIA e la Comunicazione di Inizio Lavori, mentre per quella straordinaria serve la SCIA oppure addirittura il Permesso di Costruire. Ciò dipende da quanto previsto all'interno del regolamento edilizio, dall'entità e dal tipo dei lavori. Infatti la norma locale varia in base al Comune.

Manutenzione straordinaria Iva

Le agevolazioni fiscali per la manutenzione straordinaria riguardano vari aspetti delle tasse, come IRPEF e IVA. Innanzitutto l'utente può fruire dei Bonus Ristrutturazioni e Bonus per l'Efficienza Energetica: in questo modo può detrarre rispettivamente il 50 e il 65% delle spese sostenute dalla propria dichiarazione IRPEF. L'importo massimo sul quale calcolare il bonus è 96.000 euro per unità immobiliare. Quindi la detrazione viene divisa in 10 rate uguali annuali. Al tempo stesso si può accedere al Bonus Mobili, calcolato su massimo 10.000 euro: grazie a questo si detrae il 50% delle spese per arredare un immobile ristrutturato. In questo caso si possono acquistare mobili nuovi e grandi elettrodomestici almeno di classe energetica A+. Inoltre bisogna tenere a mente che prevede l'Iva agevolata, proprio come avviene per interventi di classe ordinaria. Tuttavia viene permesso di applicare aliquote ridotte solo se gli immobili oggetto dei lavori hanno uso prevalentemente abitativo. L'aliquota ammonta in genere al 10%, però si accede a quella del 4% se i lavori edili hanno lo scopo di eliminare le barriere architettoniche presenti nell'edificio.

Iva agevolata manutenzione straordinaria

L'Iva agevolata per la manutenzione straordinaria può ammontare al 10 oppure al 4% in base al tipo di lavori che devono essere portati a termine. Infatti l'aliquota al 4% riguarda solo la messa in atto di interventi per eliminare le barriere architettoniche e rendere l'immobile accessibile anche ai disabili. Tuttavia bisogna tenere a mente che le opere di manutenzione possono fruire dell'Iva agevolata al 10% esclusivamente nel caso in cui interessino fabbricati con destinazione abitativa prevalente. Si ottiene questa agevolazione quando l'acquisto di materiali viene fatto dall'impresa edile che esegue i lavori. Se invece risulta essere lo stesso committente ad acquistare materiali e impianti, l'aliquota rimane quella ordinaria. In secondo luogo l'Iva agevolata si applica sempre alla prestazione di servizi, cioè alle spese riguardanti in modo specifico i lavori messi in atto dall'impresa edile. Per poter accedere a questo beneficio il committente deve farne richiesta alla stessa ditta presentando un'apposita dichiarazione scritta. All'interno dell'atto deve indicare le opere da realizzare e il fatto che rientrano nella manutenzione straordinaria.

Opere di manutenzione straordinaria

Le opere di manutenzione straordinaria sono elencate in modo dettagliato all'interno del Testo Unico che regola il settore dell'edilizia. Inoltre la Legge di Stabilità indica con molta precisione quali sono gli interventi che consentono l'accesso ai vari bonus fiscali. Al tempo stesso il testo specifica se si tratta di manutenzione ordinaria o straordinaria. Anche la Circolare 7/e emessa durante la primavera 2017 dall'Agenzia delle Entrare fornisce agli utenti numerose informazioni in merito. Bisogna tenere a mente che nella categoria manutenzione sono presenti sia interventi di forte impatto che soluzioni leggere. Infatti sono state introdotte alcune modifiche per rendere più semplice l'iter di richiesta dei titoli abilitativi e per ampliare l'accesso ai bonus fiscali. Ad esempio sono classificati come manutenzione straordinaria il rifacimento di vespai, la sostituzione della caldaia (quando l'elemento risulta essere fondamentale per l’impianto di riscaldamento), e i lavori per integrare i servizi igienico-sanitari. Queste ultime soluzioni riguardano anche la messa a punto di opere esterne oppure interne per collegare la rete fognaria di casa a quella pubblica.

Elenco lavori manutenzione straordinaria

L'elenco dei lavori di manutenzione straordinaria si trova all'articolo 3 del DPR 380/01, chiamato anche Testo Unico per l'Edilizia. Gli interventi riguardano vari aspetti della ristrutturazione edile e comprendono un'ampia gamma di opere da mettere in atto in spazi sia esterni che interni. Queste soluzioni consentono di poter accedere a diversi bonus e detrazioni fiscali, a patto di non alterare volume, destinazione d'uso e superfici delle unità immobiliari. Tra i lavori di manutenzione ci sono il rifacimento di intonaci esterni, l'apertura di nuove finestre e porte, la creazione di ringhiere, cancelli e recinzioni e la messa a punto di giardini e cortili. Quando si sostituiscono i serramenti, è necessario che i nuovi infissi siano diversi per materiali usati e forma. Interventi che si possono mettere in opera sono la sostituzione di tramezzi e solai (anche modificando materiali e strutture) e il consolidamento degli elementi portanti dell'edificio dal punto di vista statico. Inoltre si possono installare impianti solari di varie misure, rifare le singole rampe oppure l'intera scala, facendo molta attenzione a non aumentare le superfici utili.

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