Cambio in ora solare
In Italia nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre è avvenuto il cambio dell'ora legale in solare. La mattina di domenica è stata più luminosa ma il buio della sera è arrivato un'ora prima. L'ora solare nel 2018 terminerà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo, rendendo le mattine meno luminose ma le giornate più lunghe. Il periodo di ora legale è anche denominato periodo estivo mentre i mesi di ora solare vengono riferiti al periodo invernale. Ogni anno alla mattina dell'ultima domenica di ottobre termina il periodo estivo e comincia il periodo invernale fino alla mattina dell'ultima domenica di marzo. La conversione degli orologi è stata introdotta per la prima volta nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, poi nella Seconda guerra mondiale, infine nel periodo della grande crisi petrolifera, fino ad essere ufficializzata dalla Unione Europea nel 1996, per tutte le Nazioni aderenti. La motivazione è sempre stata l'ipotesi, non del tutto suffragata e dimostrata, del risparmio energetico. Il periodo di ora solare o invernale ha quindi una durata di 5 mesi, contro i 7 mesi di ora legale o estiva.
L'ora legale e l'ora solare
Vediamo in che cosa consiste la differenza tra l'ora legale e l'ora solare. L'ora legale deriva dal cambio di orario durante il periodo estivo con l'obbiettivo di risparmiare energia, sfruttando la luce naturale. Nella zona temperata la durata del giorno non è sempre uguale ma cambia in relazione alla stagione. La giornata è molto più lunga in estate e l'ora legale, con lo spostamento dell'orologio un'ora avanti, ha l'effetto di allungarla ancora di più. Modificare il tempo è stata un'idea originale dell'americano Benjamin Franklin, che nel 1784 propose, senza successo, di anticipare l'inizio della giornata in estate e nel 1907 l'idea fu recuperata dal britannico William Willet. Nell'aprile del 1916, durante la Prima guerra mondiale, fu la Germania a introdurre per prima l'ora legale per allungare il periodo di combattimento, ad essa si associarono il Regno Unito e l'Italia in maggio, la Francia in giugno, gli Stati Uniti nel 1918. In Italia l'ora legale fu abolita nel 1920 e reintrodotta ad intervalli nella Seconda guerra mondiale. Dal 1996 è utilizzata ininterrottamente con inizio nell'ultima domenica di marzo, mentre l'ultima domenica di ottobre torna l'ora solare.
Ritorno all'ora solare
Il cambio dell'ora avviene ogni anno sempre di notte per creare meno disagio, soprattutto nel settore dei trasporti. In Italia, come in tutti i Paesi dell'Unione Europea, il cambio si effettua tra le 2 e le 3 di notte. L'ora legale nel 2017 è entrata in vigore domenica 26 marzo alle ore 02.00, con l'avanzamento dell'orologio di 60 minuti, con il risultato di avere avuto un'ora in meno per dormire. Il ritorno all'ora solare avvenuto domenica 29 ottobre 2017 alle ore 03.00, riportando l'orologio indietro di 60 minuti, ha fatto recuperare l'ora persa. Per sicurezza l'operazione è meglio effettuarla prima di andare a letto per riposare, soprattutto in vista di impegni il giorno dopo. Il risultato è che si ha a disposizione un’ora in più per dormire. Il ritorno all'ora solare comporta per molti sofferenze di vario genere nei giorni successivi al cambio, come disturbi del sonno, diminuzione della concentrazione, sbalzi d’umore e stanchezza. Da varie indagini e ricerche risulta che le persone maggiormente colpite sono le donne, nella fascia di età tra i 25 e 35 anni. In Italia l'ora solare 2018 si manterrà in vigore fino alla notte di domenica 25 marzo, con il ritorno dell’ora legale.
A che ora sorge il sole
Per capire a che ora sorge il sole in Italia è necessario comprendere il concetto legato ai fusi orari, cioè i 24 spicchi in cui la Terra è stata idealmente divisa. Essa compie una rotazione di 360° in 24 ore, per cui ogni spicchio di 15° viene percorso in un'ora e nella definizione dell'orario di una zona si utilizza l'ora che ha il meridiano che passa al centro del rispettivo fuso orario. I fusi per convenzione vengono indicati in modo relativo rispetto al primo meridiano che passa per Greenwich, a Londra, detto UTC 0 (Tempo Coordinato Universale 0). Verso Est si deve aggiungere 1 ora per ogni fuso, che per l'Italia è pari a UTC +1 nel periodo di ora solare e a UTC +2 nell'ora legale. Domenica 29 ottobre, in corrispondenza del ritorno dell'ora solare, il sole a Roma è sorto alle ore 6.39 e progressivamente con il passare dei giorni al mattino apparirà sempre più tardi, fino all'8 gennaio 2018, che prevede l'alba alle 7.38. Da quel giorno il sorgere del sole è previsto sempre prima, alle 7.37 il 9 gennaio, alle 7.12 il 9 febbraio, alle 6.07 il 24 marzo, l'ultimo giorno di ora solare e prima del ritorno dell'ora legale, previsto per domenica 25 marzo 2018.
A che ora tramonta il sole
Per capire a che ora tramonta il sole in Italia si fa sempre ricorso ovviamente al fuso orario UTC +1, nel periodo di ora solare. La comprensione del concetto di fuso orario porta a capire anche che l'ora reale di alba e tramonto del sole è molto differente dall'ora ufficiale, passando ad esempio dall'estremo ovest all'estremo est dello stesso fuso orario. Domenica 29 ottobre, il primo giorno di ritorno dell'ora solare, a Roma il tramonto è avvenuto alle 17.08 e tale orario è rappresentativo per tutto il fuso orario di appartenenza dell'Italia ma, poiché il passaggio del sole dall'estremo Est all'estremo Ovest del fuso avviene in 1 ora, si intuisce che in realtà nelle località italiane situate più ad Est di Roma è tramontato prima e a Ovest dopo. Facendo un esempio pratico, a Lecce, ad Est di Roma, il tramonto è avvenuto 21 minuti prima, esattamente alle 16.47, mentre ad Alghero, a Ovest di Roma, il sole è scomparso all'orizzonte alle 17.27. La durata del giorno, dall'alba al tramonto, comunque è stata la stessa, inoltre il tramonto sarà sempre più anticipato, fino al 14 dicembre quando a Roma è previsto alle ore 16.39.
Disturbi del sonno
I passaggi dall'ora legale all'ora solare, ma anche viceversa, non sono accolti favorevolmente dall'orologio biologico del nostro corpo. Ci sono molte probabilità di soffrire disturbi del sonno, possibilità di svegliarsi ripetutamente o addirittura di essere costretti ad alzarsi molto prima dell'orario normale nei giorni successivi all'ingresso dell'orario invernale. Il mondo medico-scientifico vede questi cambiamenti di orario come un'ulteriore fonte di stanchezza, poiché varia appunto il ritmo biologico che, oltre a causare disordini del sonno, sviluppa problemi legati all'appetito, alla capacità lavorativa e all'umore. Gli ambienti come scuole, ospedali e case di riposo sarebbero particolarmente vulnerabili a queste problematiche poiché i più giovani e i più anziani sono più sensibili ai cambiamenti dell'orario. Il consiglio è seguire alcune regole per contrastare gli effetti sulla salute come consumare frutta secca, ricca di Omega 3, pasta e riso, evitare i grassi animali e gli alcolici, consumare verdura fresca ed evitare cibi troppo piccanti. Molto utile è anche praticare esercizio fisico e leggere o ascoltare buona musica prima di andare a letto.