Contratto preliminare di vendita
Il preliminare di vendita è un contratto attraverso cui il venditore e l'acquirente si impegnano giuridicamente e per iscritto, a vendere o acquistare un immobile, sia che questo debba essere destinato ad abitazione o ad altro. Il contratto deve essere necessariamente redatto per iscritto, altrimenti sarà ritenuto nullo. E' bene ricordare che il promittente venditore e il promittente acquirente si impegnano per legge, con effetto vincolante su entrambi, ad alienare o acquistare l'immobile. Ciò significa che il proprietario dell'immobile messo in vendita e colui che intende acquistarlo, si obbligano rispettivamente a stipulare poi il contratto definitivo, cioè il contratto di compravendita, con il quale si trasferirà la proprietà, che non avverrà mai soltanto con questo atto, a meno che questo contratto non sia stato scritto in modo errato o comunque non del tutto corretto.
Redazione contratto preliminare di vendita
Per quanto riguarda la redazione del contratto preliminare di vendita, bisogna accertarsi che questo venga ben scritto, in tal caso non si avrà un passaggio immediato della proprietà di un immobile, in caso contrario invece, la proprietà potrebbe essere trasferita immediatamente. Ecco un esempio: se per esempio ci si limita a scrivere Tizio vende a Caio che acquista il tale immobile, invece che scrivere Tizio promette di vendere a Caio che promette di acquistare il seguente immobile, nel primo caso si avrà un contratto non ben scritto e che quindi comporterà l'immediata vendita, invece la forma corretta, per quanto riguarda il contratto a cui ci si riferisce, è quella indicata nel secondo esempio. Nel primo caso, l'errore porterà alla creazione di un preliminare improprio, che però non può essere trascritto nei registri immobiliari, per il difetto di forma che presenta, quindi in tal caso bisognerà rivolgersi immediatamente ad un notaio per sanare la situazione.
Come si arriva al preliminare di vendita
Prima di poter arrivare alla stipula del contratto preliminare di vendita, vi sono solitamente delle più o meno lunghe trattative tra le parti. Superate le trattative si arriva ad una proposta di acquisto, che per essere valida deve essere scritta e sottoscritta, in cui l'acquirente propone al venditore di vendergli l'immobile a determinate condizioni. La proposta di acquisto deve contenere tutti gli elementi del contratto preliminare di compravendita e deve essere portata a conoscenza dell'altra parte. Può anche essere resa irrevocabile, in modo da vincolare le parti fino alla scadenza della data stabilita. Se l'altra parte decide di accettare la proposta, il contratto può definirsi concluso. Può anche esserci il caso in cui la parte anzichè accettare effettua una contro proposta, che a sua volta potrà essere accettata dall'altra parte o meno.
Trascrizione
Per evitare problemi con la sottoscrizione del preliminare di vendita, che vincola solo le parti, si può procedere con la trascrizione che è disciplinata dall'art. 2645 bis del Codice Civile. Attraverso la trascrizione si inserisce il contratto nei registri immobiliari. Per fare ciò è necessario avvalersi di un notaio che provvederà ad autenticare il contratto entro 30 giorni dalla sua stipula. Trascrivere il preliminare fa si che si abbia un effetto prenotativo sull'immobile, per cui si sorvoleranno tutte le scritture pregiudizievoli su di esso successive alla trascrizione, che anticiperà le operazioni dell'atto definitivo. L'acquirente potrà quindi recuperare per primo, rispetto ad altri crediti, quanto dato al venditore nel caso questo si tiri indietro dopo la trascrizione. Ciò sarà valido solo nel caso in cui il contratto preliminare venga trascritto entro un anno dalla data prevista per il rogito. Per quanto riguarda i costi, bisogna sapere che mentre l'imposta di registro va pagata in ogni caso, bisognerà pagare 168 euro di imposta fissa di trascrizione, 35 euro di diritti fissi di trascrizione e l'onorario del notaio.