residenza e domicilio

Residenza e domicilio

Il luogo in cui la persona fisica vive e svolge le proprie attività hanno importanza per l'ordinamento giuridico sia in ambito processuale (ad esempio è indispensabile per la determinazione della competenza territoriale), sia in ambito sostanziale (si può fare l'esempio dell'articolo 456 del codice civile che indica che la successione si apre nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto). La legge quindi, in questo caso l'articolo 43 del Codice civile, distingue al riguardo: la residenza e il domicilio. Nel gergo comune spesso tendiamo a considerarli come sinonimi, in realtà ci sono sostanziali differenze tra i due termini. Il domicilio di una persona è definito come "luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi", mentre la residenza "è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale". Per dimora si deve intendere il luogo in cui la persona attualmente abita.

Differenze

Il domicilio può essere volontario, se viene scelto dall'interessato basandosi sulla propria vita di relazioni, oppure legale. In questo secondo caso bisogna far riferimento alla legge che definisce diversi casi, ad esempio i coniugi possono avere ognuno il proprio; nel caso del minore, invece, esso ha il domicilio nel luogo in cui risiede il tutore o la famiglia; nel caso di separazione di genitori o di matrimonio annullato o sciolto o comunque se i genitori non hanno la stessa residenza, il minore ha il domicilio del genitore con il quale convive; infine l'interdetto prende quello del tutore. I due termini possono coincidere nel luogo in cui il soggetto fissa stabilmente la sua abitazione perché è anche la sede principale dei suoi rapporti economici e personali. Ma può anche capitare che il domicilio sia diverso, è il caso per esempio degli studenti fuori sede o degli avvocati che lo stabiliscono presso il loro studio. Se il soggetto ha più luoghi in cui svolge la propria vita professionale o personale (ad es. un avvocato può avere due studi in due città diverse), coinciderà con il luogo in cui svolge le attività principali.

Cambio residenza e domicilio

Nel caso in cui il soggetto intenda cambiare residenza, deve dichiarare l'intenzione sia all'anagrafe del comune che abbandona, sia all'anagrafe del comune nel quale vuole fissare il trasferimento. Si deve quindi presentare un'istanza all'ufficio anagrafico entro 20 giorni dal trasferimento nella nuova abitazione. La dichiarazione del cambio di residenza avviene compilando un apposito modello in cui si indica il comune o lo Stato di provenienza, l'indirizzo della nuova residenza, dati personali, eventuali patenti e veicoli intestati. Bisogna poi indicare se nell'abitazione del nuovo indirizzo sono già iscritte altre persone, in questo caso un rappresentante maggiorenne deve dichiarare il consenso al cambio di residenza, allegando una copia del documento di identità. E' possibile presentare la dichiarazione recandosi di persona presso l'ufficio o anche tramite email, posta ordinaria o raccomandata firmandola e scansionandola oppure posta certificata PEC. Consegnato il modello, l'anagrafe procede entro i due giorni successivi all'iscrizione. Anche per cambiare il domicilio, la procedura è la stessa.

Ulteriori differenze

Secondo l'ordinamento giuridico italiano, la residenza può far riferimento ad un unico Comune, questo perché l'iscrizione nei registri anagrafici di tale Comune è il presupposto per ottenere molti diritti, come ad esempio l'iscrizione nelle liste elettorali e quindi il diritto di voto ed il diritto all'assistenza sanitaria. Il domicilio può essere generale o speciale. Quello generale è unico ed è, come affermato precedentemente, il luogo principale degli affari professionali o personali. La legge (articolo 47 del Codice Civile) permette, inoltre, di eleggere anche quello speciale per determinati atti o affari (ad esempio per determinati procedimenti giudiziali si può eleggere domicilio presso lo studio dell'avvocato). Lo stesso articolo enuncia che l'elezione di quello speciale deve essere fatta per iscritto e con dichiarazione espressa.

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