Voltura enel guida come fare

Voltura fornitura energia

Una delle incombenze più urgenti di cui occuparsi quando ci si trasferisce in una nuova casa è quella di farsi intestare l’utenza della luce, senza la quale diventa persino impensabile svolgere le attività legate al trasloco stesso. Ci si dovrà pure pensare in tempo, per non ritrovarsi all’ultimo momento sprovvisti di corrente elettrica, possibilmente un paio di settimane prima di prendere possesso della nuova casa. La voltura fornitura energia è un’operazione abbastanza semplice che si potrà fare tranquillamente da casa e porterà via solo poco tempo. Consiste infatti nel fare cambiare il nome dell'intestatario della bolletta luce, senza che l’operatore della corrente elettrica interrompa il servizio di fornitura. Dopo aver fatta specifica richiesta di voltura Enel e aver trasmesso i dati e la documentazione necessaria l’ente gestore invierà a casa il contratto che si dovrà firmare e rispedire nuovamente al mittente, tramite busta già affrancata allegata. Fra i documenti richiesti dall'Enel vi sarà anche una dichiarazione da sottoscrivere, obbligatoria per legge, relativa ai dati catastali identificativi dell’immobile per il quale si sta richiedendo la voltura fornitura energia.

Voltura e subentro Enel

Voltura e subentro Enel consistono in due operazioni differenti. La voltura infatti si effettua su un contatore di luce attivato, per il quale si richiede solo il cambio intestazione della bolletta. Nel caso in cui l’utenza risultasse già chiusa, poiché il precedente proprietario ha inoltrato la disdetta della fornitura, per avere riattivato il servizio si dovrà invece procedere con un subentro. Il subentro è un’operazione che prevede la sottoscrizione di un nuovo contratto di energia elettrica, che a quel punto potrà essere effettuata anche con un diverso gestore. Va da sé che la voltura offre il vantaggio di essere una procedura più veloce del subentro poiché assicura la continuità della fornitura della corrente elettrica. Questa infatti non viene staccata per essere riallacciata dopo un determinato periodo di tempo, come avviene con il subentro. Tuttavia, nel caso si optasse per una voltura si dovranno accettare le condizioni contrattuali dell’utente uscente, salvo poi provvedere a modificarle in un secondo momento. Sia il cambio intestatario nella bolletta elettrica che il subentro comportano un costo, a prescindere dal fornitore da cui si acquista la corrente elettrica.

Cambiare intestatario bolletta Enel

Se vi trovate nelle condizioni di dover fare richiesta di una voltura Enel, sappiate che le procedure sono piuttosto snelle e si possono svolgere comodamente da casa. Va da sé che trattandosi di una voltura fornitura energia e quindi di un semplice cambio nome intestatario della bolletta, il subentrante si accollerà tutte le condizioni del contratto dell’utente uscente, comprese quelle commerciali, che naturalmente potrà modificare in seguito. Pertanto la voltura è possibile solo nel caso in cui il subentrante dovesse scegliere di rimanere con lo stesso fornitore di corrente elettrica del cliente precedente. Per cambiare intestatario bolletta Enel basterà collegarsi al sito ufficiale dell’azienda di energia elettrica, all’indirizzo web www.enel.it e farne richiesta specifica dopo essersi registrati nell’apposita area clienti Enel Servizio Elettrico. E’ possibile recarsi anche in uno dei tanti Punto Enel presenti sul territorio nazionale, oppure rivolgersi agli operatori del call center, chiamando al numero verde Enel dal telefono fisso o al numero specifico per i cellulari che l’azienda mette a disposizione dei clienti.

Voltura Enel costo

La voltura Enel, alla pari di quella che si richiede agli altri operatori da cui si acquista il servizio di fornitura di corrente elettrica, comporta un costo. I costi di gestione della voltura non rimangono fissi, ma possono cambiare continuamente, poiché i gestori sono svincolati nel stabilirli per rimanere competitivi nel mercato libero. Tuttavia, quando si richiede una voltura Enel il costo che verrà addebitato nella prima bolletta della luce è di circa 72,00 euro. In regime di maggior tutela infatti i costi di gestione sono stabiliti dall’Autorità, si aggirano attorno a questa cifra ed includono diverse voci. Quella di maggiore peso si riferisce agli oneri amministrativi, pari a poco più di 27 euro, ai quali si aggiungono il contributo fisso (23,00 euro), l’imposta di bollo (16,00 euro) il deposito cauzionale e l’IVA (22%). A questi importi si potrebbe aggiungere quello relativo al deposito cauzionale, che è a discrezione del fornitore del servizio. Nel caso però di un intestatario del contratto di fornitura elettrica deceduto, l’erede convivente nello stesso nucleo familiare, potrà fare richiesta di voltura senza dover pagare i relativi costi di gestione.

Quali documenti preparare

Per poter procedere con la voltura fornitura energia è necessario essere in possesso di alcuni documenti senza i quali non sarà possibile richiederla. Quali documenti preparare? Innanzitutto bisognerà contattare l’utente uscente per sapere alcuni dati che serviranno ad identificare lo stesso nonché il suo contratto di corrente elettrica. Per richiedere la voltura Enel è importante conoscere il POD o il numero del cliente intestatario del contratto e fornire all’ente gestore l’ultima lettura del contatore. Il POD e il numero cliente sono dei codici rintracciabili nella bolletta della luce. Il numero cliente è reperibile anche sul contatore, dopo aver premuto il pulsante del display. Tra i documenti richiesti vi è il titolo abitativo utile per attestare il regolare possesso dell’abitazione per la quale si sta richiedendo la voltura. Devono essere anche comunicati l’indirizzo del vecchio inquilino, a cui sarà inviata l’ultima bolletta, e i dati personali relativi all’utente che subentra, tra cui il codice fiscale. Il nuovo cliente dovrà fornire un recapito di telefono e le coordinate di conto corrente, nel caso in cui decidesse di domiciliare in banca il pagamento della bolletta.

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