Porte a soffietto Leroy Merlin

Quando scegliere una porta a soffietto

La prima cosa che viene in mente quando si pensa di montare all’interno della propria abitazione delle porte a soffietto è la grande praticità che questa soluzione porta con sé. Rispetto alla più classica porta a battente, quella a soffietto permette di guadagnare moltissimo spazio facendo sì che l’elemento separatore fra due ambienti scorra avanti e indietro anziché compiere un arco di apertura. Un fattore non da poco, che facilita anche la collocazione degli elementi di arredamento all’interno delle stanze, senza temere che essi, posti in vicinanza degli stipiti, finiscano “celati” dall’apertura della porta. Fra le proposte di porte a soffietto di Leroy Merlin troviamo Basic, disponibile nelle versioni bianco o noce con anta piena, l’ideale per garantire privacy e intimità con un occhio al risparmio dello spazio. L’anta è in PVC con finitura liscia opaco. Le dimensioni sono di 83 centimetri in larghezza e 214 centimetri in altezza.

Porte a soffietto in legno Leroy Merlin

La maggior parte delle porte a soffietto di Leroy Merlin sono in PVC (personalizzabile con colore effetto legno chiaro e legno scuro), ma esistono anche alcuni modelli (tre, per la precisione) che al cloruro di polivinile sostituiscono il bamboo. Pur trattandosi di un legno particolare, il bamboo sa regalare alla porta quell’effetto e quel richiamo naturale alla materia prima dal punto di vista visivo e tattile che solo il legno sa offrire. La porta a soffietto Golden Oak Grano è in bamboo colore grano finitura liscia opaco; anche qui l’anta piena garantisce il massimo della privacy. Le dimensioni sono di 85 centimetri in larghezza per 214 centimetri in altezza ed è ritagliabile (solo in altezza). La chiusura è con serratura in alluminio magnetica; la maniglia è in alluminio.

Porte a libro Leroy Merlin

Strette parenti delle porte a soffietto sono le porte a libro, che anziché chiudersi su se stesse a fisarmonica si ripiegano a mo’ di libro scorrendo sulla parte superiore dello stipite lungo un binario e lungo un vettore verticale che divide l’anta a metà e ne permette la chiusura. Rispetto alle porte a soffietto l’ingombro di spazio è leggermente maggiore (l’angolo di apertura sporge verso l’esterno della stanza), ma è comunque molto ridotto se comparato alla classica anta a battente. La porta da interno pieghevole Pearl Bianco (dimensioni di 70 centimetri di larghezza per 210 centimetri di altezza) rappresenta la soluzione ideale in ottica salva-spazio; il senso di apertura è verso sinistra, con anta i microtek liscia.

Montaggio porta a soffietto

Le porte a soffietto sono composte da pennelli incernierati (ovvero uniti fra loro da perni verticali) che fungono da snodo e interasse. Quando vengono chiusi i pannelli si raccolgono a pacchetto, consentendo di ripiegare la porta senza che essa sporga nei due ambienti da separare. I pannelli sono collegati a un binario montato al di sotto della trave superiore del telaio della porta; non sono invece necessari binari a pavimento, poiché nella parte inferiore la porta scorre liberamente a filo della superficie. Il primo step del montaggio consiste nel far scivolare il binario sulle rotelle dei pannelli impacchettati, dopodiché lo si avvita in posizione all’intradosso dell’apertura fra i due locali. A questo punto si avvitano le cornici, così da coprire il vuoto fra la traversa e la parte superiore dei pannelli della porta. La porta a soffietto vetrata Luciana color tortora è l’ideale per dividere due ambienti senza però privarsi del passaggio totale della luce. Il modello è disponibile anche nella versione pino sbiancato. L’anta è in PVC, con finitura in rilievo.

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