Tutto quello che c’è da sapere per fare la donazione di un immobile

Come funziona la donazione di un immobile a un figlio?

La donazione di un immobile a un figlio è una pratica sempre più frequente negli ultimi anni. L’atto di donazione è un vero e proprio contratto in cui un soggetto arricchisce un altro in via gratuita e può riguardare ogni tipo di bene, comprese le case, per le quali si deve seguire una procedura e alcune pratiche specifiche.
Come prima cosa deve essere interpellato un notaio, il quale è incaricato di compiere alcune verifiche preliminari, in particolare l’esistenza della visura catastale e ipotecaria e poi può procedere alla donazione che può essere conclusa con un atto pubblico notarile, alla presenza di due testimoni.
La donazione da genitore a figlio viene tassata con un’imposta del 4 per cento per il valore del bene solo se questo supera il milione di euro.

I costi della donazione di un immobile

Un atto di donazione dell’immobile prevede dei costi, alcuni fissi e altri, come esempio la parcella del notaio, variabili in base alle tariffe applicate dagli studi, ma che di solito si aggira sui 2 mila euro.
Le imposte sulla donazione di una casa oscillano in base al valore catastale del’immobile e dipendono anche dal grado di parentela tra chi dona e chi riceve.
In aggiunta all’onorario notarile e all’eventuale imposta di donazione, si devono considerare altre due tasse:

  • imposta ipotecaria: pari al 2 per cento del valore catastale dell’immobile;
  • imposta catastale: pari all’1 per cento del valore catastale dell’immobile.
Se si tratta della donazione di una prima casa entrambe le imposte ammontano a una misura fissa di 200 euro ciascuna. La registrazione dell’atto notarile si paga con un'ulteriore imposta di 200 euro, la quale però è annullata se il valore dell’immobile è inferiore alla franchigia.

La donazione di un immobile da nonno a nipote è tassata?

La donazione è soggetta a una tassazione differente a seconda del livello di relazione e parentela tra donante e donatario.
Se nel caso di donazione tra coniugi o parenti in linea retta (come per esempio padre e figlio oppure nonno e nipote) l’imposta è del 4 per cento per una casa che vale più di 1 milione di euro (altrimenti non si paga nulla), l’aliquota sale al 6 per cento per la donazione tra fratelli e sorelle, mentre la franchigia scende a 100 mila euro. E ancora, se la donazione interviene tra cugini, tra un coniuge e i genitori, o i fratelli o i nipoti dell’altro coniuge (parenti entro il quarto grado), si applica l’aliquota del 6 per cento, ma senza alcuna franchigia.
Infine, se la donazione avviene tra soggetti senza alcun grado di parentela, l’aliquota sale all’8 per cento, senza franchigia.
 

Come fare la donazione di un immobile senza il notaio

Un modo per regalare un immobile senza andare dal notaio a formalizzare l’atto è la donazione indiretta che si può fare nel caso di una casa acquistata da un terzo (quindi che non sia già di proprietà).
L’esempio classico è quello di un padre che anziché comprarla prima e intestarla dopo a un figlio (che richiederebbe un doppio passaggio dal notaio: il primo per la compravendita dell’immobile; il secondo per la donazione), può pagare il prezzo del bene direttamente al venditore o al costruttore, chiedendo a quest’ultimo di intestarlo al beneficiario della donazione (che è, appunto, il figlio). Anche se oggetto della donazione è il denaro consegnato al venditore, non c’è bisogno della presenza del notaio, il quale interviene solo per la redazione dell’atto di vendita.
Se la casa ha un valore inferiore a 1 milione di euro, il donatario non pagherà l’imposta sulla donazione.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche