Idee e consigli per scegliere il piatto della doccia

Quanto misura un piatto doccia piccolo?

Quali sono le forme e le misure più diffuse dei piatti doccia? Sicuramente, molto utilizzato è ancora il piatto doccia quadrato. Si parte dal tradizionale 80 x 80 centimetri per arrivare al più piccolo 70 x 70 centimetri o al più grande 90 x 90 cm. Ci sono poi i piatti doccia rettangolari. I più comuni misurano 120 x 80 cm, ma esistono persino piatti doccia lunghi 240 cm.
Una volta individuate le misure adatte in base alla dimensione del bagno, si può scegliere il materiale preferito per il piatto doccia.
Silverplat propone un piatto doccia – da appoggio o semincasso – dall'aspetto moderno, realizzabile su misura. P Dreno Plus è alto dai 5 ai 18 centimetri, è disponibile in cinque versioni  e in una grande varietà di misure, a partire dai 60 x 60 cm.

Pro e contro del piatto doccia a filo pavimento

La soluzione del piatto doccia a filo pavimento, vale a dire senza scalino, è la più pratica e funzionale. Il foro di scarico è più ampio rispetto a quello dei piatti da appoggio per favorire il defluire dell’acqua.
Quali sono i vantaggi del piatto doccia a filo pavimento?

  • è esteticamente più bello;
  • rimuove ogni barriera architettonica (ideale per anziani e disabili);
  • può essere di qualsiasi forma e misura;
  • è più facile da pulire.
L’unico vero svantaggio del piatto doccia a filo è che non può essere inserito in corso d’opera, ma deve essere previsto già in fase di progettazione perché deve essere incassato nel pavimento.
In foto, un piatto doccia filo pavimento della linea Piano di Disenia. E’ disponibile in diverse finiture ed è realizzabile su misura.

E’ meglio il piatto doccia in resina o in ceramica?

La resina è il prodotto del momento e, scelta come materiale del piatto doccia, presenta numerosi vantaggi. Tra questi, la resa estetica, personalizzabile tra l’altro in diversi colori, e l’ottima resistenza. Tra i pochi svantaggi invece c’è la possibilità che si macchi con il tempo e che patisca le temperature molto elevate.
La ceramica è il materiale più conosciuto e utilizzato e negli ultimi anni è stato reinventato con spessori ridotti e nuove finiture. Il suo vantaggio principale sta nel buon rapporto qualità-prezzo, mentre tra gli svantaggi c’è sicuramente la minor varietà di finiture rispetto alla resina.
Cliff di Blu Bleu è un piatto doccia in resina con superficie gel-coat disponibile in 5 colori (bianco, sabbia, canapa, grigio antracite e grigio cemento).

Quanto costa sostituire un piatto doccia?

Con il tempo e con l’usura il piatto della doccia può scheggiarsi, rovinarsi o macchiarsi. In questo caso è opportuno sostituirlo con uno nuovo.
Si tratta di un intervento non molto complesso che può essere svolto anche tranquillamente da soli con la giusta attrezzatura e un po’ di manualità, ma se si vuole avere un lavoro eseguito a regola d’arte è meglio di rivolgersi a un professionista esperto (in questo caso un idraulico). Quanto costa sostituire un piatto doccia? In genere, se l’operazione comprende lo smontaggio del vecchio piatto, la posa, il fissaggio e la sigillatura del nuovo, il prezzo si aggira sui 300 euro (esclusa la fornitura del piatto doccia).
In foto, Unico, il piatto doccia in Corian di Rexa Design disponibile (anche colorato) nelle due versioni filo pavimento e sopra pavimento.

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