Una guida ragionata sul rifacimento del bagno

5 errori da evitare quando si rifà un bagno

Rifare il bagno: bisogna sapere come muoversi, sia per avere un ambiente funzionale e bello, sia per non lasciare lievitare i costi.
Ecco 5 errori da evitare quando si rifà un bagno.

  • Non avere un progetto preciso: serve una pianificazione mirata, non affidandosi al fai-date ma rivolgendosi ad aziende di professionisti.
  • Occuparsi solo dei rivestimenti e del cambio sanitari, tralasciando lo stato delle tubature, indispensabile verifica soprattutto se il bagno ha più di 10 anni.
  • Scegliere i sanitari su internet, il consiglio è sempre vederli direttamente e comunque controllare se sono adatti allo spessore delle pareti, in particolare per quelli sospesi, e compatibili con gli attacchi degli impianti.
  • Risparmiare sui materiali: meglio spendere un po’ di più in fase di ristrutturazione, per non essere costretti a interventi e costi futuri.
  • Non pensare in tempo alla sistemazioni delle luci e concepire un look del bagno del tutto diverso dal resto di casa con il quale serve un accordo armonico.

La collezione di sanitari in ceramica Nur di Alice Ceramica ha anche elementi sospesi.

Quali sono i costi del rifacimento del bagno

Quali sono i costi del rifacimento del bagno? Il prezzo dipende da vari fattori:

  • la mole degli interventi da effettuare, dalle opere di muratura all’impianto elettrico e idrico;
  • le dimensioni del locale;
  • il tipo di sanitari, arredi; materiali di rivestimento;
  • la manodopera e la durata dei lavori;
  • l’accessibilità dell’appartamento (piani alti senza ascensore potrebbero far lievitare il preventivo, dic ui è bene cheiderne più di uno).

In linea indicativa, la manodopera per rimuovere i vecchi rivestimenti e il massetto va dai 10 ai 25 € al metro quadrato; metterne di nuovi dai 5 ai 15 €, stesso prezzo per le pareti e il pavimento; posizionare i sanitari, costa da 80 a 200 € a pezzo; pittura delle pareti da 5 a 15 € al metro quadrato. Come detto bisogna considerare poi la qualità degli stessi sanitari e dei rivestimenti, qui incide anche il produttore.
Per un bagno piccolo si possono spendere attorno ai 3mila euro per superare di molto i 6mila nel caso di ambienti ampi e/o di lavori particolari.
Atmosfera industrial style per il bagno vestito con lavabi, sanitari, mobili della serie Metropolitan di Bleu Provence.

Rifacimento bagno: differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria

Il desiderio o la necessità del rifacimento del bagno per situazioni di degrado dovute al tempo, può rientrare in due modalità di manutenzione, ordinaria o straordinaria: quale è la differenza?

  • È manutenzione ordinaria: sostituire sanitari, rubinetteria, piastrelle, rivestimenti in genere, cambiare la disposizione di vasca o doccia. Per questi lavori non servono permessi, basta comunicarne per cortesia l’avvio agli altri condomini e all’amministratore del condominio.
  • È manutenzione straordinaria: l’insieme degli interventi per rimuovere e rimettere a norma gli impianti idrici, sanitari, elettrici. Vi possono rientrare le installazioni dei sanitari veri e propri dopo la demolizione di rivestimento, pavimento, massetto, e la sostituzione di tubi e cavi. Non c’è bisogno di richieste speciali, ma se c’è una modifica dei volumi è necessario richiedere una S.C.I.A., cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
A seconda del tipo di manutenzione, è possibile o meno avere detrazioni fiscali.
Pure la carta da parati in versione waterproof cambia il look del bagno, come quella in fibra di vetro unita a vernici idrofughe proposta da Arblu.

Ci sono detrazioni per il rifacimento del bagno?

Ci sono detrazioni fiscali per il rifacimento del bagno? Non si ha diritto in caso di interventi di manutenzione ordinaria (tinteggiatura pareti, sostituzione sanitari e rubinetti). Il contrario, fino al 50% per una spesa massima di 96mila euro, per la manutenzione straordinaria, come modifiche atte a rinnovare e/o cambiare i servizi igienico/sanitari/elettrici (anche con sostituzione dei sanitari e dei rivestimenti). La detrazione è dovuta pure per l’eliminazione di barriere architettoniche, tipo allargare la porta per l’accessibilità in sedia a rotelle, e la realizzazione di un bagno ex novo.
Nelle agevolazioni può rientrare il cosiddetto Bonus mobili, con detrazione al 50%, per l’acquisto di arredi all’interno di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, fino a un massimo di 10mila euro.
Le detrazioni, usufruibili con pagamenti effettuati con bonifico bancario, carta di credito o di debito, ritornano al contribuente ripartite in dieci anni nella sua dichiarazione dei redditi. La sola sostituzione di rubinetteria e sanitari, come quelli della collezione OneWeek di BluBleu, non è detraibile.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche