I fornelli a induzione

Per spiegare il principio di funzionamento dei fornelli a induzione occorre risalire allo scienziato Faraday. Dopo il lavoro di Oersted, secondo il quale qualsiasi corrente elettrica produce un campo magnetico, ci si domandò se un campo magnetico potesse produrre energia elettrica. La risposta venne appunto da Michael Faraday, il quale osservò che se la corrente elettrica può spostare l'ago di una bussola, allora un magnete in moto all'interno di un solenoide può scatenare la produzione di corrente in un conduttore. Questa corrente è detta "indotta" ed è proprio l'induzione il principio che consente ad una pentola ferrosa di riscaldarsi se posta sopra uno di questi fornelli, mentre il piano di cottura rimane freddo. Sembra fantascienza, ma questo sistema consente in pratica di sfruttare quasi il cento per cento dell'energia consumata per trasformarla in calore. Il tutto senza il rischio di fughe di gas (che in questo sistema non c'è) o di bollette energetiche esagerate.

Le piastre a induzione

Le piastre a induzione fanno proprio il principio dell'induzione moltiplicandolo per due, tre, quattro o sei fornelli ed alloggiando un piano cottura in vetroceramica (quindi refrattario alle onde elettromagnetiche) tra il solenoide del fornello e la vostra pentola. Per funzionare, questo sistema ha necessità di pentole ad altro contenuto ferroso. Sono perfette le pentole in ghisa ed in acciaio inox (purchè ad alta percentuale di ferro), mentre il pentolame in pirex, vetro, ceramica, terracotta e rame semplicemente non si riscalderà mai. Ovviamente esistono in commercio degli adattatori (praticamente dei sottopentola) da utilizzare laddove il contenitore utilizzato sia inadatto alla cottura a induzione, ma è sempre bene, acquistando una pentola, controllare se sia stata progettata per questa particolare tecnologia.

I piani cottura a induzione

I piani cottura a induzione sono anzitutto esteticamente bellissimi: superfici nere lucide senza alcuna asperità o griglia: solo un piano levigato sul quale appoggiare le pentole. Sono realizzati in vetroceramica, materiale che sopporta eccellentemente gli sbalzi di temperatura, è facile da pulire e si comporta egregiamente in termini di resistenza nel tempo. I piani cottura ad incasso, disponibili in dimensioni che vanno dai 20 centimetri di lato sino al metro e quaranta circa, sono studiati per integrarsi alla perfezione con una cucina dal design moderno ma non escludono l'installazione anche in contesti di cucine country, classiche o in muratura. La tecnologia a induzione è applicabile ovunque ci sia una presa elettrica e pentolame adatto a questo modernissimo sistema di cottura. Alcuni produttori tra i più affermati fanno pagare i piani cottura a induzione anche svariate migliaia di euro: una spesa che solo in parte si recupera negli anni grazie al ridotto consumo energetico che questo sistema consente.

Il prezzo dei fornelli a induzione

Se per un fornello a gas quattro fuochi si possono spendere anche soltanto cento euro, lo stesso discorso non vale assolutamente per l'induzione: una singola piastra a induzione in vetroceramica (quindi un solo fornello per una pentola soltanto) costa attorno ai duecento euro. Per un piano cottura completo si spendono cifre anche molto importanti, nell'ordine di qualche migliaio di euro. La velocità di cottura ed il risparmio energetico, in compenso sono assicurati. E' assicurata anche l'estetica, grazie ad un design accurato ed a una pulizia delle linee che di certo un fornello tradizionale, tra griglie e manopole, non può garantire. Anche l'occhio vuole la sua parte, si usa dire. Ma è bene ricordare che anche i controlli di una cucina a induzione sono più belli e spesso più efficaci, grazie a display lcd o touch screen dal grande impatto scenico. E l'affidabilità? Certamente in un fornello a induzione ci sono molte più componenti di un fornello tradizionale. E quello che non c'è, si sa, non può certo rompersi.

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