Perché scegliere il pavimento in resina per il bagno
La resina, materiale composto principalmente da leganti sintetici e inerti speciali, è la soluzione ideale per chi desidera sostituire i pavimenti della propria casa ma non intende procedere con lavori di muratura e interventi invasivi.
Le resine per pavimenti, infatti, in virtù del loro ridotto spessore permettono di rinnovare le pavimentazioni senza rimuoverle e sostituirle: semplicemente, si sovrappongono ai pavimenti giù esistenti. La posa è semplice e veloce e il risultato è all’insegna di una perfetta omogeneità, in quanto la resina non presenta punti di giunzione né fughe.
Perché scegliere il pavimento in resina per il bagno? Semplice: perché è idrorepellente, non assorbe acqua e liquidi in generale; è resistente, dura nel tempo, è estremamente igienico (ovvero non soggetto all’attacco di muffe e batteri) ed è disponibile in diversi effetti e numerose varianti cromatiche (oltre 2500).
In foto vi mostriamo un esempio relativo alla resina Tinta Unika di Elekta; la finitura trasparente lucida, come vedete, può essere utilizzata non solo per i pavimenti ma anche per le pareti e gli arredi.
Scopri il costo del pavimento in resina
Fino a qualche tempo fa la resina era utilizzata per la pavimentazione degli edifici industriali, degli uffici dei negozi; adesso sempre più spesso è presente nei contesti residenziali e privati. Il motivo va ricercato nelle numerose caratteristiche positive; alcune le abbiamo elencate nel paragrafo precedente, vediamo subito le altre:
È economica.
Assicura una resa estetica perfetta per gli ambienti arredati in stile moderno.
Si pulisce con grande facilità.
È un ottimo conduttore di calore, cioè trattiene il calore e riscalda gli ambienti.
Ogni pavimento in resina, inoltre, è letteralmente unico: vederne uno perfettamente uguale all’altro è impossibile, anche se si utilizza il medesimo applicatore. Aggiungiamo che si possono ottenere molteplici effetti decorativi, dallo spatolato al nuvolato, dal monocromatico al 'quadro d'autore'.
Abbiamo scritto che la resina è economica. Ma quanto economica? Per darvi un’idea, per il pavimento in resina meno costoso occorrono in media dai 40 ai 60 euro al mq (per lo spatolato, l’effetto più classico), per quello più “caro” (con decorazioni artistiche) servono circa 140-150 euro al mq. In foto vi mostriamo un esempio relativo all’applicazione di Colorpaving Epox Stucco di Venber, finitura epossidica multi decorativa tipo stucco veneziano.
Il pavimento in resina per esterno è una buona scelta?
Sì, la resina è un’ottima soluzione anche per la pavimentazione degli spazi outdoor. Che si tratti di un giardino, un terrazzo, un patio, un camminamento, uno spazio intorno alla piscina, un semplice balcone, il pavimento in resina è sempre una buona scelta.
Andando più nel particolare, per gli esterni si utilizzano principalmente la resina epossidica multistrato, la resina epossidica autolivellante, la resina cementizia e la resina poliuretanica. In tutti i casi, si tratta di pavimenti multistrato, realizzati cioè sovrapponendo diverse mani di resina al massetto o al pavimento già esistente.
Il pavimento in resina per esterno resiste all’azione degli agenti atmosferici, difficilmente si graffia e si rompe, tollera egregiamente il calpestio e l’usura; rappresenta la massima sicurezza in caso di abrasioni ed è raro che si macchi. In foto vi mostriamo Driveway, pavimento continuo per esterni carrabile drenante in resina prodotto da SureSet.
I pro e i contro del pavimento in resina
I pro del pavimento in resina li abbiamo ampiamente illustrati. Riassumendo: non richiede interventi invasivi, si sovrappone facilmente a pavimentazioni già presenti; è disponibile in un’infinita di colori e in molte differenti finiture; è una validissima espressione del design minimal e contemporaneo; è unico, è igienico; si conserva bene, si danneggia difficilmente, si pulisce in pochi attimi, non si macchia, costa poco, si posa con grande facilità.
Passiamo, adesso, ai contro dei pavimenti in resina:
- Se il supporto non è adatto, non è raro che si creino inestetismi (per esempio crepe e micro cavillature).
- Tende a ingiallirsi precocemente.
- Pur essendo economico, ha un prezzo superiore rispetto al gres porcellanato.
- Se si danneggia può essere riparato, ma è difficile che il risultato sia soddisfacente.
Il vero tallone di Achille dei pavimenti in resina, a dirla tutta, è propria la scarsa resistenza ai raggi UV (principale causa, appunto, dell’ingiallimento). Per aggirare l’ostacolo consigliamo di usare un additivo antiUV ritardante e di scegliere colorazioni tenui, magari tendenti al paglia. Ricordate, comunque, che le resine poliuretaniche, cementizie o acriliche non hanno questo difetto. In foto un esempio relativo alla posa di Spazioresina – Litokol, pavimento in resina texture spatolata effetto chiaroscuro.