Tutto quello che c'è da sapere sui nuovi lavabi freestanding

I vantaggi offerti dai lavabi bagno freestanding

I lavabi bagno freestanding, cioè a libera installazione, rappresentano l’evoluzione dei tradizionali modelli a colonna. Offrono diversi vantaggi:

  • Sono di grande impatto, in molti casi davvero scenografici, di conseguenza aiutano a valorizzare l’ambiente dal punto di vista stilistico e a personalizzarlo.
  • Non necessitano del foro sulla parete.
  • Si installano a terra e non hanno bisogno di alcun supporto, di conseguenza possono essere posizionati ovunque – anche a centro stanza – e contrariamente a quanto qualcuno pensi si rivelano adatti anche ai bagni più piccoli.
  • Vasta è la scelta relativa non soltanto alle dimensioni ma anche alle forme, ai colori e ai materiali.


Nella foto una novità del 2021 firmata Antonio Lupi: Anima liquida, lavabo da terra in pietra naturale: il classico rubinetto scompare per lasciar posto a un comando cilindrico di pietra. L’ispirazione? La fonte battesimale.

Le caratteristiche dei nuovi modelli

I nuovi lavabi freestanding sono essenziali e monolitici. Di grande presenza, in alcuni casi scultorei, ma sempre visivamente leggeri. Gli attuali trend conducono in direzione della matericità; l’obiettivo è quello di coinvolgere a fondo anche il tatto, non solo la vista, regalando così una sorta di esperienza sensoriale.

Per quanto concerne i colori, all’intramontabile bianco si aggiungono tonalità nella maggior parte dei casi neutre, più o meno intense; molte richiamano gli elementi naturali, in primis la terra e le rocce. Ecco altre proposte del 2021.

Nella prima foto, il lavabo dal taglio asimmetrico Allegro di Arblu, caratterizzato dalla texture Trendy del sistema di superfici Pietrablu e dalla base in metallo con piedini e pomello bronzati. Nella seconda, il lavabo in Cristalplant Biobased che amplia la collezione Fontana di Falper. Ecco poi il modello in ceramica RAK –Valet di Rak Ceramics: si noti la parte superiore, progettata in modo da offrire anche un piano di appoggio.

I materiali più utilizzati

La ceramica resta un’opzione molto gettonata, ma la produzione di lavabi da terra vede entrare in scena diversi altri materiali. Le pietre naturali e il marmo, tanto per cominciare. E poi il gres porcellanato, il cemento, la vetroresina. Uno spazio sempre più ampio stanno conquistando materiali sintetici di ultima generazione: per esempio il Solid Surface, il Cristalmood, il Cristalplant, il Flumood.

Nella prima foto, il lavabo in Luxolid Canyon Free di Relax Design: il taglio scultoreo sulle superfici richiama alla mente le dune del deserto mosse dal vento e generano anche accattivanti chiaroscuri. A seguire, Anima di Salvatori: il marmo è stato lavorato quasi come fosse argilla, il risultato è una forma quasi amorfa e organica. Si sceglie fra Bianco di Carrara, Crema d'Orcia, Pietra d'Avola e Gris du Marais.

Nella terza immagine, il lavabo in ceramica della collezione White Tulipan di Duravit, ispirato – come si deduce subito dal nome – alle forme dei tulipani.

3 consigli utili

Concludiamo con 3 consigli che agevolano la scelta del lavabo monoblocco per il bagno:

  • Si tenga presente che, per quanto riguarda la rubinetteria, a seconda dei modelli si può scegliere fra installazione a terra, a soffitto e a parete. Ma ci sono anche lavabi con rubinetto integrato
  • Forse un difetto dei lavabi di questo tipo (anche se non mancano le eccezioni, come abbiamo visto) è la mancanza di piano di appoggio, ma si può facilmente ovviare per mezzo di semplici mensole, pensili, colonne. Si scelgano arredi, però, che non rubino la scena al lavabo e non saturino l’ambiente
  • Chi dispone di un bagno molto ampio, consideri l’idea di affiancare due lavabi freestanding: la praticità aumenta e l’effetto visivo è davvero degno di nota


Nella foto, Smoking di Rexa Design, composto da un’unica lastra in Corian riscaldata e curvata, modellata come fosse un tessuto. Il tratto distintivo del progetto è quel punto di giunzione sulla parte posteriore.

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