Suddividere in aree funzionali
Arredare un monolocale in modo da renderlo comodo e funzionale, senza sacrificare l’estetica, è una sfida meno complessa di quanto si possa pensare. Bisogna però mettere a punto un progetto preciso, facendo scelte che permettano di sfruttare al meglio fino all’ultimo centimetro disponibile. Scopriamo insieme i trucchi per ottenere il massimo dei risultati.
Innanzi tutto, è fondamentale conoscere le misure esatte dell’ambiente e dividerlo, prima idealmente, in 3 parti: la zona notte (letto), la zona relax (divano e/o poltrone) e la zona dining (quindi cucina e tavolo con sedie). Fatto ciò, il consiglio è quello di ricorrere a elementi divisori, sia per una questione di stile che per avere una certa “privacy” in ciascuna delle suddette aree. Le opzioni sono diverse, passiamole subito in rassegna:
- Il divano è fra le soluzioni più classiche.
- La penisola della cucina.
- Un muretto realizzato ad hoc.
- Una parete in vetro.
- Un armadio.
- Una parete in cartongesso.
- Una libreria (anche bifacciale).
- Una parete attrezzata autoportante.
- Un separé.
Un ruolo importante può anche spettare ai tappeti, che aiutano a delineare i perimetri, e alle piante, che aggiungono anche un tocco di vivacità in più. Infine, non si trascuri la pavimentazione: cambiare le mattonelle a seconda delle zone è una mossa vincente, oltre che originale.
Le soluzioni salvaspazio
Fortunatamente, i settori dell’arredamento e degli elettrodomestici offrono numerose soluzioni salvaspazio che si rivelano risolutive nel caso delle abitazioni piccole, monolocali compresi. Facciamo un elenco:
- Divani letto.
- Letti contenitore.
- Letti con cassettoni.
- Letti a scomparsa.
- Cucine con un lavello solo.
- Sanitari e mobili bagno compatti.
- Elettrodomestici slim.
- Mini lavelli.
- Tavoli allungabili.
- Tavoli a ribalta.
- Sedie pieghevoli.
- Armadi con ante scorrevoli.
- Cucine monoblocco.
Si consiglia di prendere in considerazione anche i mobili sospesi per due motivi: consentono di utilizzare lo spazio sottostante in altri modi e, in virtù della loro stessa struttura, rendono la casa più ariosa.
Sfruttare le altezze
Sfruttare le altezze è un’altra ottima strategia: se lo spazio orizzontale è carente, perché non puntare su quello verticale? Via libera, dunque, ad armadi, pensili cucina e librerie che arrivino fin quasi al soffitto. Certo, gli oggetti collocati più in alto non risultano a portata di mano, ma non è questo l’obiettivo.
L’obiettivo è il contenimento. Bisogna organizzarsi nel modo giusto: per quanto riguarda gli armadi, per esempio, nella parte superiore si devono collocare gli indumenti relativi alle stagioni che verranno, non a quelle in corso. In ogni caso, basta munirsi di un’asta prendiabiti e non c’è alcun problema.
In riferimento alla cucina, invece, i pensili in questione (che possono raggiungere anche un’altezza di 90-95 cm) servono per conservare pentole e stoviglie che si utilizzano di rado e/o lo scatolame, più in generale gli alimenti a lunga conservazione.
Se il soffitto è molto alto, c’è un jolly da giocare: la realizzazione di un soppalco. Non è un intervento complesso e si ottiene un ambiente in più, da adibire per esempio a camera da letto.
Come far sembrare l’ambiente più ampio
Concludiamo con alcuni consigli per dilatare visivamente lo spazio, facendolo sembrare più ampio di quanto sia in realtà. Tanto per cominciare, è bene scegliere colori chiari: ciò vale per le pareti, per la pavimentazione ma anche per gli arredi. Le tonalità scure sono da bandire? No, ma devono essere una presenza circoscritta; uno strumento per mettere in risalto le altre e movimentare l’insieme.
E ancora, in un monolocale dovrebbe esserci almeno uno specchio piuttosto grande, che inganni l’occhio e moltiplichi il locale, facendo anche raddoppiare la luce, sia quella naturale che quella artificiale. A proposito di luce naturale, obbligatorio è sfruttarla al massimo: no ai tendaggi pesanti, no ai mobili che in qualche modo ostacolino il suo passaggio.
Fondamentale è diversificare le sorgenti di luce artificiale, costruendo una sorta di rete che permetta di intervenire sull’intensità dell’illuminazione, scegliendo anche fra generale e diretta. Infine, non si trascuri il ruolo dell’ordine, perché davvero fa la differenza. Un monolocale poco ordinato, inevitabilmente, appare più piccolo e addirittura claustrofobico.