Lampade da comodino, ecco come sceglierle

Quanti watt per la lampada da comodino

Le lampade da comodino giocano un ruolo di primo piano in qualsiasi camera da letto, sia classica che moderna. Da un lato sono complementi che contribuiscono a definire lo stile dell’ambiente, quindi si devono armonizzare con gli altri arredi in esso presenti; dall’altro sono fonti di illuminazione che si integrano con quelle principali (lampadari, lampade da terra, lampade a sospensione). Occorre scegliere una lampada che permetta di leggere bene, che più in generale offra una buona visibilità e al contempo non emani una luce troppo intensa, perché in camera da letto l’atmosfera deve essere rilassante, accogliente, riposante. E la luce accesa non deve disturbare chi già dorme. Bisogna, di conseguenza, prestare estrema attenzione alle potenza delle lampadine. Per quanto riguarda quelle tradizionali, cioè a incandescenza o fluorescenti, suggeriamo di restare fra i 40 e i 60 watt. A questo punto, però, si pone un’altra questione: sempre più spesso vengono utilizzate lampadine a LED, che consumano meno energia, sono ecosostenibili e durano molto più a lungo; i watt, però, nel caso di questo tipo di lampadine non rappresentano una misura affidabile relativamente all’intensità del flusso luminoso. Occorre quindi tenerne presente un’altra: il Lumen. Come regolarsi? Facciamo subito qualche esempio: 40 watt equivalgono a 450 Lumen, 60 watt equivalgono a 800 Lumen. In foto PENTA M/50, lampada a Led in alluminio creata da Gonzalo Milà e Juan Carlos Ines per Bover.

Lampade da comodino di design

Avere sul comodino una lampada di design significa aggiungere un tocco di classe e originalità, personalizzando la propria camera da letto. Le tendenze del momento percorrono due direzioni opposte: da una parte troviamo modelli caratterizzati da dimensioni contenute e da un’estetica minimalista, essenziale; dall’altra ci sono invece lampade più voluminose e soprattutto contraddistinte da forme progettate per stupire e catturare l’attenzione. I contorni si fanno più morbidi e, non di rado, le strutture si sviluppano in modo quasi inatteso. Anche i colori hanno un ruolo da protagonista per quanto riguarda le abat-jour: accanto a quelli neutri e discreti, ecco tonalità molto più vivaci, che fino a qualche tempo fa non venivano mai accostate all’idea di “lampada da comodino”. Spesso, inoltre, i creativi utilizzano i dettami stilistici dei tempi andati come fonte di ispirazione, in un incontro fra passato e presente che si rivela nella maggior parte dei casi molto interessante e di grande effetto. In foto la lampada Equatore di FontanaArte, design Gabriel e Oscar Buratti: è una reinterpretazione in chiave contemporanea dei classici abat-jour con paralume in vetro. Il diffusore è stato lasciato vuoto per creare un effetto insolito e l’effetto luminoso è creato da due dischi collocati all’interno di una fascia metallica centrale, visibile sul paralume e che richiama la linea dell’equatore: da qui il nome del prodotto.

Che lampada mettere su un comodino vintage

Non ci sono dubbi: il vintage sta vivendo la sua stagione d’oro. Si traduce in diverse declinazioni stilistiche, in primis l’industriale e lo shabby chic, ed è perfetto per la creazione di atmosfere nostalgiche, sì, ma nel senso più positivo possibile. Una casa caratterizzata da un gusto vintage è calda, avvolgente, diventa un “rifugio” perfetto. Quale lampada mettere, quindi, su un comodino contraddistinto da un’immagine retrò? Una che, a sua volta, richiami il passato. I modelli di ispirazione anni Quaranta e Cinquanta, per esempio, generalmente sono in metallo e hanno forme essenziali: molto diffuso l’utilizzo dell’ottone cromato. Le lampade che si rifanno agli anni Sessanta hanno invece forme più arrotondate e spesso si caratterizzano per i colori accesi; la plastica è fra i materiali prediletti. Le abat jour anni Settanta sono in molti casi grandi, quasi imponenti, e hanno forme bizzarre. Chi ha gusti più discreti e predilige l’effetto vissuto può optare invece per i modelli con la struttura in legno, lavorati al fine di sembrare “vecchi”, appunto. Sfociando nello shabby chic, ecco le lampade da comodino con paralumi in tessuto e varie decorazioni. In foto la lampada Sonnet di Maisons du Monde: è sorretta da un piede in legno di mango bianco con modanature leggermente sbiancate e il fiocco dona un tocco di romanticismo in più.

Lampade da comodino a led

Come si diceva, le lampadine a LED rappresentano una soluzione moderna e sempre più gettonata. Vengono utilizzate per tutte le fonti di illuminazione artificiale e, di conseguenza, anche per le lampade da comodino. Chi nutre perplessità relative alla luce bianca e fredda che solitamente viene associata al LED, sappia che questo limite, se così possiamo definirlo, è stato superato ormai da un po’. Si trovano facilmente in commercio, infatti, anche lampadine a LED che emanano luce calda e presentano una temperatura colore inferiore ai 3300 Kelvin; le sfumature del fascio luminoso vanno dal rossiccio al giallo, dall’arancio al bianco caldo. Sono perfette, quindi, per la camera da letto. E sono moltissime, ormai, le lampade da comodino che richiedono proprio lampadine a LED. In foto Dalù di Artemide: è la riedizione della lampada disegnata da Vico Magistretti negli anni Sessanta. Disponibile in diversi colori e finiture, presenta una scocca in materiale termoplastico stampata.

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