Gli elementi di un impianto Hi-Fi possono essere molto numerosi. La base per poter ascoltare al meglio la musica in casa, tuttavia, si riduce a pochi componenti essenziali. La prima scelta riguarda la possibilità di acquistare separatamente tutti i componenti o di orientarsi verso una soluzione unica e integrata. Questa soluzione costituisce, solitamente, il modo più semplice per avvicinarsi al mondo della riproduzione musicale di qualità. Esistono in commercio diverse risposte con qualità e costi anche molto variabili. Potrebbe essere la soluzione migliore per case con poco spazio a disposizione o per un budget limitato. L'opzione tradizionale, invece, è quella di comprare componente per componente cercando un equilibrio tra la miglior resa sonora e costi che possono essere anche molto elevati. In questo caso i componenti basilari di un impianto Hi-Fi sono: lettore cd e ricevitore radio, equalizzatore, eventualmente un amplificatore, diffusori. A questi si potrà, eventualmente, aggiungere un giradischi, cuffie adatte o un dock per collegare i lettori mp3 o un ingresso per scheda audio usb o digitale. Visti i vari componenti e ad elevata precisione e sviluppo tecnologico è facile pensare ad alti costi nel caso si scelga di acquistare un impianto Hi-Fi composto da componenti separate. Una piccola rivoluzione, tuttavia, è avvenuta negli ultimi anni. Il mercato tecnologico, infatti, si è aperto alle offerte e soluzioni provenienti dalla Cina e dall'India: nazioni che hanno conosciuto uno sviluppo tecnologico e scientifico sorprendente. I più famosi e conosciuti prodotti di questo mercato sono i piccoli amplificatori caratterizzati da una T preposta al nome. Sono piccoli, potenti, efficienti, ma soprattutto fedeli amplificatori alimentati, spesso, a batteria. I mercati emergenti da cui provengono, la semplicità della realizzazione tecnica e le ridotte dimensioni hanno contribuito a mantenere un prezzo a dir poco competitivo, impensabile per qualunque altro amplificatore Hi-Fi di pari potenza e resa costruito con metodi e materiali tradizionali. Il successo di questi piccoli amplificatori si è velocemente diffuso anche in Italia dove sono nati circoli di appassionati ed estimatori, siti web dedicati.Scelto il modo migliore di leggere la musica preferita bisognerà pensare anche a come ascoltarla. Una prima ipotesi, collaterale alla scelta dei diffusori, è quella di dotarsi di una buona cuffia personale. Molti sono i modelli presenti sul mercato, alcuni anche molto pubblicizzati e in grado di imporre vere e proprie mode. Cuffie e Hi-Fi è un binomio classico ed è necessario fare una prima distinzione tra i tre principali metodi di costruzione: circumaurali, sovraurali e intraurali. Le prime sono cuffie di grandi dimensioni, in grado di avvolgere completamente il padiglione auricolare. Le seconde, di dimensioni più contenute, poggiano solamente sull'orecchio; le ultime, infine, poggiano, o meglio, entrano nell'orecchio esterno e sono alloggiate nell'orecchio medio come, ad esempio, i classici auricolari. Anche l'emissione del suono ha due differenti possibilità progettuali: esistono cuffie aperte e cuffie chiuse. Le prime, in generale, hanno una resa del suono migliore ma la struttura non isola dai rumori esterni al contrario le cuffie chiuse sono meglio isolate, ma presentano lo svantaggio di un maggior peso e una minore traspirazione. La diffusione di nuovi formati digitali per la riproduzione e memorizzazione della musica ha contribuito alla proposta del mercato con diversi impianti HI-FI in grado di supportare la riproduzione della musica senza supporto fisico. HI-FI e Mp3 un connubio possibile? Oggi sì, grazie diversi dock-station in grado di offrire ottime rese ed emissioni associando la possibilità di collegare il cellulare o il lettore mp3 all'impianto di diffusione. I collegamenti, inoltre, non sono necessariamente costretti a modalità e specifiche delle case di produzione: molti di questi hi-fi all-in-one prevedono la possibilità di connettere i dispositivi elettronici in modalità senza fili con una rete wi-fi o bluetooth. Il vantaggio di riprodurre musica digitale non è limitata alla possibilità di eliminare tutti i fastidiosi (e antiestetici) fili di collegamento. Molte dock-station HI-FI consentono un collegamento con l'impianto di diffusione casalingo prevedendo interessanti e futuribili interconnessioni tra la domotica casalinga, lo smartphone personale e la musica preferita.