Risparmiare con le stufe a legna
Risparmiare con una stufa a legna è davvero facile e conveniente, soprattutto grazie al combustibile utilizzato, facilmente reperibile in natura, dal costo assai meno elevato di quelli adoperati per le stufe tradizionali, come gas e gasolio. La legna produce calore non solo nell’ambiente in cui viene installato l’apparecchio, ma anche nei locali circostanti grazie agli impianti realizzati su misura. Le emissioni sono ridotte ed i rendimenti sono superiori e ciò comporta un risparmio economico notevole, senza dover rinunciare al calore soprattutto nei periodi più freddi per non avere sorprese in bolletta. Viene utilizzato anche un combustibile che rispetta la natura, poiché le ceneri prodotte non sono inquinanti ma biodegradabili al 100%. Vi sono poi diversi tipi di legna che può essere ricondotta in due principali categorie: quella dolce come l’abete, il pino o il castagno che bruciando più rapidamente produce maggiore calore e quella dura del faggio, del frassino o della quercia che è più lenta nell’ardere e quindi più durevole.
Prezzi stufe a legna
I prezzi dei modelli di una stufa a legna variano a seconda di diversi fattori come le dimensioni, la qualità dei materiali di rivestimento, la potenza nominale e la marca. Il costo si aggira dai 1000 euro in su per il prodotto soltanto, a cui si aggiungono le spese per la realizzazione dell'impianto che può essere utile a riscaldare tutta la casa. Tutti possono acquistare una stufa a legna grazie alle agevolazioni fiscali e ai benefici connessi all'utilizzo di un impianto a ridotto impatto ambientale. Infatti pagando le fatture tramite bonifico bancario si può usufruire di una detrazione pari al 50% della spesa effettuata, ammortizzando i costi sostenuti in pochissimi anni. Anche il Conto Termico può essere un ottimo incentivo per risparmiare. I vantaggi economici che si possono avere sfruttando questa tipologia di stufa derivano anche dall'utilizzo di un combustibile poco costoso, facilmente reperibile, che lascia dei residui di cenere biodegradabili. Inoltre i modelli moderni non necessitano di particolare manutenzione straordinaria ed essa può essere effettuata anche dal proprietario, senza rivolgersi ad un tecnico.
Gestione stufe a legna
Per la gestione di questi modelli sono previsti dei semplici accorgimenti. Il primo fra tutti è quello di far controllare l’impianto da un tecnico almeno una volta ogni due anni. Chi utilizza invece la stufa deve far in modo che la camera di combustione sia pulita e il raccogli cenere vuoto. Verificare anche il tiraggio con un fiammifero acceso, se la fiamma va verso l’alto vuol dire che funziona bene. Nel momento in cui si accende la stufa sistemare i ceppi di legna in maniera ordinata con uno strato longitudinale e uno trasversale, assicurandosi spazi vuoti per permettere il passaggio dell’aria. Dopo l’accensione chiudere lo sportello e regolare l’aria evitando un tiraggio troppo forte o troppo lento. Per una migliore efficienza è necessario non aprire troppe volte lo sportellino ma soltanto quando più della metà della carica si è consumata per aggiungerne altra. Un altro consiglio è quello di non surriscaldare troppo la stufa immettendo soltanto la quantità consigliata ed evitando legna laccata, trattata o umida. Bruciare almeno una volta al mese, insieme alla legna, degli eliminatori di fuliggine che si trovano in commercio per mantenere la canna fumaria pulita.
Consigli per una corretta installazione
È molto importante seguire dei pratici consigli per una corretta installazione di una stufa a legna per non comprometterne la sua funzionalità. Spesso è necessario affidare tale compito ad un professionista in grado di valutare ogni elemento indispensabile a tale prodotto, stabilendo le giuste soluzioni a seconda degli ambienti in cui viene installato. Molto spesso, soprattutto negli ultimi tempi, alla vendita di una stufa, viene compresa nel prezzo anche l’installazione da parte di un tecnico di zona che valuta l’apparecchio e la sua compatibilità con l’ambiente circostante eseguendo dei sopralluoghi e consigliando al cliente la tipologia di modello di stufa a legna più idonea. Una volta eseguito l’impianto è necessario verificare la tenuta generale lasciando l’apparecchio acceso per almeno 10 minuti. L’installatore dovrà rispettare scrupolosamente tutte le indicazioni fornite nel manuale d’uso della stufa sulla sicurezza e sulla prevenzione di incendi.