Una guida pratica per rifare il bagno senza sbagliare

I passaggi necessari per rifare il bagno

Rifare il bagno è un passo delicato e la priorità sarà un'attenta progettazione al fine di integrarlo ed armonizzarlo con il resto degli ambienti, vediamo ora le fasi della ristrutturazione:

  • L'inizio lavori prevede la demolizione e l'esecuzione delle tracce, può risultare particolarmente impegnativa da gestire, soprattutto se si abita nella stessa casa.
  • La posa degli impianti riguarda l'installazione di nuovi tubi per l'acqua, la collocazione della nuova cassetta di risciacquo del water e i cavi per l'elettricità. 
  • Il getto del massetto è la fase in cui si crea una nuova superficie orizzontale, pronta a ricevere il pavimento, deve essere perfettamente livellato ed asciugato prima di procedere alla posa.
  • La posa di pavimenti e rivestimenti è uno dei momenti più importanti e visibili di tutta l'operazione. È essenziale scegliere materiali di qualità ed affidarsi a esperti del settore.
  • Infine, l'installazione dei sanitari è l'ultimo passo per completare il nuovo bagno, dopo quest'ultima operazione, potrai finalmente ammirare e godere del tuo nuovo spazio.

Quanto tempo occorre per rifare il bagno

Rifare il bagno richiede una pianificazione accurata, generalmente si stima tra le 2 e le 4 settimane, esaminiamo i vari fattori che potrebbero incidere sulla tempistica e la durata dei lavori:

  • Le dimensioni del bagno e l'entità dei lavori necessari. Se il progetto include attività complesse come demolizioni o ricostruzioni, il tempo necessario per completare il lavoro potrebbe aumentare.
  • Un altro fattore importante da considerare è la tempistica di disponibilità dei materiali necessari, che può variare a seconda del fornitore o della tipologia richiesta.
  • Infine, il coordinamento efficace tra i vari professionisti coinvolti può avere un impatto significativo sul tempo totale richiesto per il suo completamento.
  • Assicurarsi che tutti lavorino in sinergia può aiutare a mantenere il progetto in linea con la tempistica prevista.

In foto collezioni in ceramica bianca di Ragno.

Permessi, documenti e procedure necessari per rifare il bagno

Qundo si decide di rifare il bagno è fondamentale determinare a quale categoria appartiene l'intervento, al fine di comprendere gli eventuali obblighi da un punto di vista burocratico

  • La CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), deve essere presentata all'ufficio tecnico del Comune da parte di un tecnico abilitato prima dell'inizio dei lavori, serve per interventi complessi come la demolizione o la costruzione di pareti, nonché l'installazione di nuovi impianti idraulici o elettrici, è una semplice notifica, non occorre attendere una specifica autorizzazione. Se le modifiche riguardano la sostituzione dei sanitari, pavimenti, piastrelle o rivestimenti, oppure la riparazione di un muro o ancora la sostituzione di un impianto elettrico esistente, non si è tenuti a presentare questo tipo di documentazione.
  • Al contrario, la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) viene richiesta quando le opere di rifacimento comportano modifiche strutturali o interventi che richiedono un permesso edilizio, richiede di attendere l'autorizzazione da parte delle autorità competenti prima di iniziare i lavori.
  • Tutto ciò è normato dal Testo Unico sull'Edilizia (D.P.R. 380/2001), che stabilisce le regole e le procedure da seguire per i lavori di costruzione e ristrutturazione.

In foto box doccia Vento di Arbi arredobagno.

Quando la ristrutturazione del bagno è detraibile

Questo tipo di incentivo è previsto da specifiche norme fiscali e mira ad incentivare i lavori di ristrutturazione edilizia.

Secondo le ultime leggi in vigore, è possibile detrarre il 50% dei costi sostenuti per il rifacimento del bagno, fino a un massimo di 96.000 euro per immobile.

Rifare il bagno avendo eseguito i seguenti interventi permetterà che vi venga concessa la detraibilità:

  • Rinnovamento e adeguamento a norma dell’impianto idrico.
  • Interventi di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari.
  • Manutenzione ordinaria limitatamente alle parti comuni di edifici residenziali.
  • Realizzazione di bagni accessibili per persone con disabilità, compresa la rimozione di barriere architettoniche.
  • Lavori necessari per la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, previa dichiarazione di stato di emergenza.

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