Cos’è il gres porcellanato

Ormai da qualche anno il gres porcellanato mantiene salda la sua posizione fra le tendenze in fatto di pavimenti e rivestimenti. È protagonista degli interni domestici, ma sempre più spesso viene scelto anche per gli uffici, i negozi, l’hôtellerie. Per comprendere il motivo di tanto successo e della crescente diffusione di questo materiale, bisogna innanzi tutto soffermarsi sulla sua composizione. Il gres porcellanato è un particolare tipo di ceramica compatto e non poroso, ottenuto da un mix di argilla, sabbia e altre sostanze naturali che vengono cotti a una temperatura compresa fra i 1000 e i 1300 C°. Il termine “gres” indica la greificazione dell’impasto, da cui risultano le caratteristiche di robustezza, impermeabilità e ingelività, che hanno notevolmente contribuito a decretare il successo del materiale; l’aggettivo “porcellanato”, invece, sottolinea l’eleganza derivante dall’utilizzo del caolino, un’argilla bianca utilizzata pure nel processo di produzione delle porcellane. Il gres porcellanato è anche resistente agli urti, ai graffi, agli attacchi chimici, alle abrasioni e al fuoco; permette di realizzare piastrelle di diversi formati (dal 5 x 5 cm al 160x320 cm); non si rovina con il continuo calpestio e, più in generale, non si altera col tempo. È flessibile, quindi si lavora facilmente, e per pulirlo è sufficiente uno sforzo davvero minimo. Queste sono le qualità tecniche e fisiche. Per quanto riguarda l’estetica, il grande punto di forza del gres porcellanato è la capacità di imitare perfettamente tutti gli altri materiali: dal legno al cemento, dal marmo alla pietra, dal cotto a una serie di metalli. In foto le piastrelle effetto legno rustico Treverkstage di Marazzi, formato 20x120 cm.

Quale gres porcellanato scegliere

L’offerta sul mercato relativa al gres porcellanato risulta molto ampia: questa è senza dubbio una cosa positiva, ma d’altra parte c’è il rischio di incontrare difficoltà nel prendere una decisione. Quali piastrelle scegliere per i rivestimenti delle pareti e per la pavimentazione? Per quanto riguarda l’effetto, il più in voga è quello che imita il legno, ovvero il parquet: molto elegante, è perfetto per tutti gli ambienti della casa, dal living al bagno, e presenta venature e sfumature estremamente realistico. Il gres effetto cemento e quello che riproduce i vari metalli sono invece l’ideale per gli ambienti arredati in stile industriale, mentre il gres effetto cotto è l’opzione vincente per quelli connotati da un mood più rustico; quello effetto marmo e pietra naturale conferisce grande raffinatezza e consente di creare interessanti suggestioni visive. Si sta facendo largo anche il gres che imita i tessuti, le loro fibre; le decorazioni del pizzo e addirittura la morbidezza della lana. Un altro trend coincide con l’effetto 3D, che permette di ottenere superfici “tattili”, e non perdono appeal le linee geometriche, combinate però sulla base di una studiata irregolarità (si tratta di piastrelle, cioè, dal taglio regolare e dalle decorazioni irregolari). E poi c’è il gres effetto vintage, che cioè si allinea a una tendenza che riguarda l’interior design nel suo complesso. Avete presenti le cementine, che caratterizzavano la casa della nonna? Adesso è possibile averle anche fra le proprie mura domestiche. Passando alle dimensioni, è il momento del grande formato, in grado di coniugare bellezza, innovazione e praticità. Le relative lastre sono pratiche, d’impatto e permettono di risolvere il problema delle antiestetiche fughe poiché lo spazio fra una e l’altra è praticamente inesistente. In foto il gres porcellanato effetto marmo della collezione Jewels di Mirage. Si sceglie fra 17 tipologie di piastrelle.

Quali sono le migliori marche di gres porcellanato

Grazie alle sue caratteristiche tecnico-estetiche, il gres porcellanato permette di realizzare un’ampia gamma di colori, formati, spessori e finiture. Le piastrelle in gres non sono molto costose e inoltre permettono di contenere le spese in fase di ristrutturazione della casa: alcune tipologie, infatti, sono così sottili da poter essere posate direttamente sulle precedenti pavimentazioni, senza demolizioni e lavori particolarmente impegnativi. Grazie al processo di smaltatura, il gres porcellanato risulta molto resistente allo sporco, agli agenti chimici, alle macchie, all’usura. È a prova di bimbi e animali e non c’è il rischio di rovinarlo nemmeno spostando i mobili in casa. Come si diceva, la proposta sul mercato è assai ricca e variegata; il consiglio, però, è quello di puntare sui migliori marchi del settore. Quali sono? Ecco un elenco da tenere a mente:

  • Marazzi: azienda fondata nel 1935 a Sassuolo, nella stessa zona che negli anni seguenti è diventata il polo all’avanguardia a livello internazionale nella realizzazione di piastrelle di ceramica di pregio, è oggi presenta in oltre 140 Paesi e fa parte di Mohawk Industries Inc., il più grande produttore mondiale nel settore flooring, quotato in Borsa.



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  • Florim: È un gruppo nato che possiede diversi brand: Florim, appunto, ma anche Cerim Ceramiche, Rex, Cedit, Floor Gres. Oltre ai prodotti, l’azienda offre un servizio di supporto tecnico che va dallo studio di fattibilità all’installazione finale. La sede principale è a Fiorano Modenese.



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  • Bisazza: Brand di lusso, leader nella produzione di mosaici, da qualche tempo si è anche inserito con successo nel campo del gres porcellanato. La sede principale si trova a Vicenza.



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  • Ragno: Marchio molto noto, è indubbiamente fra gli storici artefici del successo dell’industria italiana di piastrelle in ceramica nel mondo. La sede è a Sassuolo, in provincia di Modena.



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  • Mirage: Sempre in provincia di Modena, ma a Pavullo, si trova la sede di Mirage, brand specializzato nella progettazione e realizzazione di pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato per spazi commerciali, pubblici e residenziali.



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  • Fap Ceramiche: Ha sede a Fiorano Modenese, è nata nella seconda metà degli anni Sessanta e dal 1997 fa parte del Gruppo Concorde, secondo gruppo ceramico europeo.



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  • Refin: Appartiene al Gruppo Concorde anche Ceramiche Refin, presente sui mercati internazionali dal 1962. La nuova sede istituzionale è nell’area industriale di Salvaterra e di recente è stato aperto nel cuore di Milano il primo showroom monomarca.



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  • Iris Ceramica: operante nel settore dal 1961, perfetta rappresentante della qualità made in Italy, oggi l’azienda propone una gamma di oltre 50 collezioni per più di 2500 articoli. La sede, anche in questo caso, è a Fiorano Modenese.



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In foto Milestone, collezione effetto pietra firmata Ragno. Sono listoni caratterizzati da un formato originale, 15x90 cm, che valorizza le diverse sfumature.

Come pulire il gres porcellanato effetto legno

Un altro dei pregi del gres porcellanato è che richiede una manutenzione minima. Quello effetto legno, in particolare, dopo la posa mantiene la tenuta e le sue qualità estetiche inalterate nel tempo, senza bisogno di interventi particolari. Per la pulizia quotidiana è sufficiente spazzare e lavare le piastrelle con un detergente neutro, ma accertatevi che non rilasci residui sulle superfici. Da evitare i prodotti oleosi. Ciclicamente, per esempio una volta al mese oppure ogni due mesi, suggeriamo di procedere con un trattamento impregnante antimacchia per creare una sorta di strato protettivo: esistono in commercio diversi prodotti specifici. Una volta all’anno potete lucidare (o far lucidare) il pavimento effetto legno con una levigatrice. Ma come rimuovere eventuali macchie, impronte, aloni? Usando un detergente acido e rispettando le percentuali di diluizione consigliate sul flacone per evitare di danneggiare la superficie. Se la macchia resiste, ma accade assai di rado, si può ricorrere a un detergente più concentrato ma badate che non contenga acido fluoridrico. In foto le piastrelle della collezione Epoque di Refin. Si tratta di due famiglie: il legno invecchiato Bois effetto vintage e le classiche cementine Beton.

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