Parquet essenze e tipologie
Un pavimento in parquet conferisce a qualsiasi ambiente un aspetto caldo ed elegante. Ma i parquet non sono tutti uguali: ne esiste una vasta gamma, con caratteristiche estetiche e funzionali differenti. Prima di effettuare la scelta, può essere utile farsi un'idea delle caratteristiche tipiche di ogni essenza sfogliando un catalogo di parquet, essenze e tipologie. Dal punto di vista estetico, i tipi di parquet si possono distinguere per la colorazione diversa. Se si gradisce una tonalità di legno chiara, si può optare per faggio, rovere, frassino, larice o abete. Chi preferisce una colorazione del legno più scura, può scegliere cabreuva, wengé-panga, larice europeo scuro, mutenye o jatoba. Si può anche puntare su sfumature brune (teak siam, noce nazionale, olivo, acacia, ecc.) o rosse (ciliegio, acero rosa, doussié dell’Africa e dell’Amazzonia, padouk, ecc.)
Come scegliere il parquet
Altri fattori-guida che possono indicare come scegliere il parquet sono la durezza e la resistenza alla luce del legno. La durezza acquista particolare importanza quando il pavimento è soggetto ad un via vai continuo, come accade nei negozi e nei supermercati. Se si ha bisogno di un parquet che resista ad un elevato traffico di persone, è meglio scegliere un legno duro come rovere, doussiè o jatoba. Il legno, inoltre, è soggetto ad un processo di ossidazione, dovuto all'esposizione ad agenti naturali come l'aria e la luce. L'ossidazione comporta variazioni di colore più o meno evidenti, a seconda dei tipi di parquet. La variazione cromatica è più evidente in legni come merbau, jatoba, doussiè, teak e iroko. Da questo punto di vista, i legni migliori sono rovere, faggio, noce americano, kempass e acero canadese.
Tipi di legno per parquet
Nel valutare i diversi tipi di legno per parquet, bisogna fare un'altra distinzione. Infatti esistono tre categorie di qualità: i legni di prima, di seconda e di terza scelta. I legni di terza scelta sono quelli che presentano più imperfezioni, quali nodi, macchie e strisce, su entrambe le facce. Possono essere comunque legni di qualità, ma hanno bisogno di maggiori attenzioni durante la posa. Sceglierli significa risparmiare fino al 30 % sul costo finale. I legni di seconda scelta si caratterizzano per la presenza dell'alburno, la parte più giovane del legno, di colore più chiaro. Scegliendola si risparmia il 15 % circa sul prezzo finale, ma attenzione: necessita di trattamenti specifici anti-tarlo, da effettuare prima della posa. I legni di prima scelta, invece, hanno una fibratura perfetta, e i nodini, se presenti, non occupano più del 10% della superficie.
I migliori tipi di parquet
I migliori tipi di parquet sono in legno massello. I pavimenti in legno massello sono formati interamente da legno nobile. Lo spessore varia da 10 a 22 mm, mentre le lunghezze dei listelli sono comprese tra 220 e 2000 mm. Il pavimento in legno massello (o parquet tradizionale) può essere posato con i chiodi su un sottofondo oppure incollato al pavimento. Alla posa seguiranno la levigatura e la verniciatura: solo dopo queste operazioni si potrà apprezzare il colore definitivo del pavimento in legno (salvo cambiamenti dovuti all'ossidazione). Il pavimento in legno massello ha il pregio di durare nel tempo. Ogni dieci anni va levigato, togliendo così circa 1 mm di spessore. Grazie alla levigatura il parquet torna come nuovo. Inoltre, il parquet tradizionale fornisce un buon isolamento. Di contro, rispetto a un parquet prefinito, è più costoso, perché la posa è più complicata e necessita di tempi maggiori.
Parquet prefinito
Diversamente dal pavimento in legno tradizionale, il parquet prefinito è formato da listelli composti da vari strati, dei quali solo quello più superficiale è in legno nobile, gli altri sono generalmente formati da multistrato. Lo spessore dei listelli varia dai 7 ai 15 mm. Essendo trattato industrialmente prima della posa, il legno prefinito, non ha bisogno di essere levigato e verniciato, e i tempi di posa risultano molto più brevi. Si può scegliere tra la posa tramite "incollaggio" e la posa flottante, che non richiedono più di tre giorni per essere realizzate, a differenza della posa del parquet tradizionale che può richiederne anche 40. Una volta posato, il parquet prefinito è immediatamente calpestabile. Proprio la maggiore facilità di posa rende il parquet prefinito molto più economico e pratico rispetto al parquet in legno massello.