4 regole per scegliere la stella di Natale da tenere in casa
La stella di Natale è una vera e propria gioia per gli occhi, in grado di ravvivare con la sua allegra presenza gli ambienti. Durante le feste è un regalo gradito, per gli altri e per se stessi. Come sceglierla per non avere sgradite sorprese e gioire il più possibile della sua bellezza? Ecco 4 regole importanti.
- Oltre all’aspetto sano generale, senza parti secche o ammosciate, controllare le radici. Poche e sottili non vanno bene, devono essere fitte e bianche: solo così indicano il suo buono stato di salute.
- Il terreno: né troppo secco né troppo bagnato.
- Prestare attenzione a come la pianta viene conservata nel negozio dove la si acquista, all’interno, in un luogo protetto da freddo e correnti d’aria.
- Assicurarsi che il negoziante la confezioni bene affinché arrivi a casa integra.
Stella di Natale: 4 consigli sulle cure da dedicarle
Molti pensano che la stella di Natale, terminate le feste natalizie, abbia vita breve e tendono a sbarazzarsene non appena comincia a perdere le foglie. Con alcuni accorgimenti, però, è possibile mantenerla bella a lungo e persino vederla rifiorire il prossimo dicembre. Segui questi 5 consigli.
- La posizione: in una stanza luminosa ma non alla luce diretta del sole; lontana da fonti di calore, evitando gli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria. Non spostarla spesso perché soffre dei cambiamenti di temperatura e luminosità.
- Il buio: la stella di Natale deve stare così almeno 12 ore per mantenere le foglie colorate.
- L’irrigazione: le sue esigenze sono modeste. Versare poca acqua ogni due giorni, non esagerando perché un sovradosaggio potrebbe portare a ristagni facendo marcire le radici. Mai bagnare le foglie.
- L’umidità: come tutte le piante da interno anche la stella ne soffre la mancanza, soprattutto a causa dell’aria secca che si respira per via dei termosifoni. Può essere utile tenerla vicino a un umidificatore.
Le caratteristiche della pianta stella di Natale
La stella di Natale è una pianta originaria del Messico, già nota e apprezzata al tempo degli Atzechi che la consideravano simbolo di purezza. Il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima, ma è nota anche come Poinsettia, poiché portata in Occidente nel 1800 dall’ambasciatore americano in Messico, Robert Poinsett.
Conosciuta pure come “fiore della notte di Natale”, in natura, allo stato selvatico, può raggiungere anche i 5 metri di altezza, mentre alle nostre latitudini è coltivata prevalentemente in vaso e come pianta da appartamento, dove trova una temperatura adeguata per la sua sopravvivenza e la sua crescita, solo qualche decina di cm all’anno.
Una curiosità: quello che affascina nella stella di Natale non sono però i fiori, piccoli verdastri, poco individuabili. Protagoniste sono infatti le foglie (le stelle, appunto) che durante l’inverno assumono colori appariscenti, dal rosso al bianco, passando per tante variegate sfumature. Il loro massimo splendore corrisponde proprio al periodo di Natale.
Come provvedere alla potatura della stella di natale
Quando le foglie della Poinsettia cadono, bisogna:
- tagliare in obliquo gli steli nudi ad una altezza di una decina di cm con un coltello dalla lama affilata. Meglio munirsi di guanti per proteggere le mani, poiché di frequente esce un lattice urticante;
- sistemare la pianta in un luogo fresco e all’ombra, sempre all’interno di casa;
- portare la stella all’aperto attorno a marzo, mantenendola in una posizione a mezz’ombra, assolutamente mai in pieno sole;
- cambiare il vaso con uno leggermente più grande attorno a fine maggio: usare nuovo terriccio al di sotto del quale disporre uno strato di argilla espansa per un miglior drenaggio, senza innaffiare in modo esagerato;
- regolare ancora con una lama affilata gli steli che iniziano a crescere troppo in fretta (la fase di risveglio deve essere lenta), e concimare il terreno, fino a quando, alla fine dell’estate cominciano ad apparire i primi germogli di foglie e fiori. Utile anche tagliare i rami più secchi poiché la pianta ha bisogno di usare tutte le sue energie per quelli nuovi;
- fertilizzare da settembre in poi;
- spostare la pianta al buio fino a tutto ottobre, lasciandola poi al sole (sempre non diretto) durante il resto della giornata, per un totale massimo di 8 ore di luce;
- riportarla in casa da inizio novembre: queste alternanze di luce e buio, freddo e caldo la solleciteranno a rifiorire, giusto in tempo per Natale.