Doccia da giardino: consigli, idee, foto

Le docce da giardino arricchiscono gli spazi outdoor – giardini, appunto, ma anche aree con piscina e ampi terrazzi – dal punto di vista sia funzionale che estetico. Sono un sollievo nelle giornate più calde e permettono di liberarsi dei residui di cloro o salsedine senza bisogno di rientrare in casa.

La scelta è molto ampia e variegata: ci sono le docce più essenziali, composte soltanto composti semplicemente dall’erogatore di acqua, il miscelatore, il palo e il piatto, e quelle dalla struttura più complessa e dotate di comodità in più, che sono per molti versi assimilabili ai box doccia e proteggono dagli sguardi indiscreti.

Nella maggior parte dei casi, l’acqua arriva tramite un collegamento alla rete idrica domestica, ma non mancano i modelli alimentati tramite energia solare, e quindi dotati di appositi pannelli, e neppure quelli che semplicemente si attaccano al classico tubo di gomma normalmente utilizzato per annaffiare fiori e piante.

I materiali usati per la realizzazione di docce da giardino sono diversi, ma il minimo comune denominatore nel caso di prodotti di qualità è la resistenza ai raggi ultravioletti, al cloro e alla salsedine. In foto vedete la doccia da terra in acciaio inox WX 514 di Cristina.

Zucchetti Kos propone una colonna doccia freestanding in acciaio inox (finitura Cromo) per esterni disegnata da Ludovica+Roberto Palomba e dotata di collegamenti acqua e fissaggio a pavimento e in parte a incasso.

Il soffione anticalcare a pioggia ha un diametro di 30 cm, il miscelatore si gestisce tramite un pratico joystick, la cartuccia è di 35 mm. La struttura è completata da un tubo lavapiedi in elastomero che si aziona tramite un apposito deviatore. Le linee di questa doccia da esterno sono essenziali e minimaliste, la peculiarità è rappresentata dalla curva a tutto tondo.

L’altezza totale è pari a 223 cm e l’installazione risulta davvero molto semplice.

Ha sia la base che il corpo in acciaio inox Aisi 316 la doccia Twiggy CS40 di Fontealta, trionfo dell’essenzialità moderna. Il fissaggio si effettua a pavimento tramite barre filettate, dadi ciechi e rondelle. Anche il rubinetto di arresto presenta parti esterne in acciaio inox Aisi 316. Si sceglie fra 3 differenti versioni:

Con soffione a getto libero per comando remoto. Con rubinetto di arresto e soffione a getto libero. Con rubinetto di arresto, flessibile da 150 cm con doccetta e soffione a getto libero.

L’altezza complessiva è pari a circa due metri e mezzo.

Chi desidera godere di un maggior livello di privacy troverà senza dubbio interessante il box doccia da esterno Unica di Vismara Vetro, che protegge da sguardi indiscreti ma anche dal vento. La struttura a telaio è autoportante, in alluminio anodizzato o smaltato.

La superficie vetrata è composta da pannelli (in cristallo temperato di sicurezza 8 mm , per essere precisi) che, tramite un giunto, possono essere combinati fra loro in modi diversi. Quindi risultano realizzabili differenti configurazioni, in senso sia verticale che orizzontale. Si può scegliere fra serigrafia con vernice ad effetto satinato o nera.

Le misure massime dei singoli elementi sono pari a 120x150 cm.

La doccia Dyno di Myyour ha un aspetto decisamente originale: la struttura è in Poleasy, una nuova tipologia di polietilene creata dalla stessa azienda padovana, caratterizzata da linee morbide e arrotondate; la base è in ABS e a forma di conchiglia, rivestita con un film acrilico che facilita il lavoro di pulizia.

Il soffione antigoccia è realizzato in plastica cromata nonché dotato di un sistema di risparmio acqua 50 per cento e di ugelli in silicone pulibili. Il pulsante è temporizzato, di conseguenza è possibile regolare la durata del getto d’acqua, e il miscelatore è in acciaio.

Si sceglie fra la versione collegabile alla rete idrica domestica e le versione che sfrutta invece l’energia solare. I colori disponibili sono diversi, ci sono anche tonalità assai vivaci.